Conferenza sull’Afghanistan a Ginevra: la Svizzera porta avanti l’impegno per la stabilità e lo sviluppo nel Paese

Comunicato stampa, 28.11.2018

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha inaugurato a Ginevra la Conferenza sull’Afghanistan, organizzata dall’ONU e dal Governo afghano, che verterà sulla discussione di soluzioni percorribili per rafforzare la stabilità nel Paese dell’Asia meridionale. Dal 2002 la Svizzera opera per promuovere, tra le altre cose, i diritti umani, il rafforzamento dello Stato di diritto, l’istruzione di base e lo sviluppo agricolo.

Il consigliere federale Ignazio Cassis parla con il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif
Il consigliere federale Ignazio Cassis parla con il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif durante la Conferenza sull'Afghanistan il 28 novembre 2018 a Ginevra. © Keystone

Nel discorso di apertura della Conferenza, il consigliere federale Cassis ha sottolineato il coraggio della popolazione afghana che, pur consapevole di rischiare la vita, ha partecipato alle elezioni parlamentari per esercitare i suoi diritti democratici. Il 2018 è stato l’anno più sanguinoso dall’inizio della guerra, 17 anni fa, ciononostante le cittadine e i cittadini afghani si sono avvalsi del proprio diritto di voto: «Hanno difeso la loro libertà, non con le armi, ma con le schede elettorali». Considerate le tendenze riconciliatorie tra le parti in conflitto, il consigliere federale Cassis ha asserito che i tempi sono maturi per una soluzione politica. «Ciò di cui oggi le persone in Afghanistan hanno più urgentemente bisogno è la pace». A suo modo di vedere non è pertanto una coincidenza che la Conferenza si svolga a Ginevra, la città della pace e della sicurezza. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha ringraziato tutti coloro che aiutano l’Afghanistan a «plasmare il proprio futuro e a renderlo un luogo sicuro in cui le persone possono condurre un’esistenza dignitosa».

La Svizzera si impegna in Afghanistan dal 2002 per promuovere i diritti umani, rafforzare lo Stato di diritto, proteggere i gruppi svantaggiati della popolazione, migliorare l’istruzione di base e promuovere lo sviluppo agricolo e l’utilizzo sostenibile delle risorse. Per raggiungere questi scopi ha destinato circa 26 milioni di franchi all’anno per il periodo 2017-2020.

L’ambasciatore Raphael Nägeli, capo della delegazione svizzera, ha affermato che con le sue riforme il Governo afghano ha fatto grandi progressi negli ultimi anni. Insieme alla comunità internazionale degli Stati deve quindi continuare su questa strada e portare avanti i propri sforzi per raggiungere la stabilità politica nel Paese. «La sicurezza e lo sviluppo dell’Afghanistan rispondono all’interesse di tutti noi», ha dichiarato l’ambasciatore Nägeli a nome della Svizzera. Nell’ambito del proprio impegno, la Svizzera combinerà provvedimenti per la promozione dello sviluppo e strumenti dell’aiuto umanitario per sfruttare sinergie e ottenere risultati più efficaci.

Il consigliere federale Cassis ha inoltre colto l’occasione della sua presenza alla Conferenza sull’Afghanistan per condurre vari colloqui bilaterali. Tra gli altri partner, ha incontrato il presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani e il ministro degli esteri del Paese Salahuddin Rabbani, e ha tenuto un colloquio bilaterale con il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas.


Informazioni supplementari:

Discorso di apertura del Consigliere federale Ignazio Cassis (fr)
DSC - Hindukush (Afghanistan, Pakistan)


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