In qualità di rappresentante speciale, Christoph Späti si occuperà, tra gli altri compiti, di sostenere gli sforzi per la risoluzione del conflitto in Georgia. L’OSCE, l’ONU e l’UE si adoperano congiuntamente per la promozione del dialogo in tale contesto: già dal 2008, a Ginevra si tengono discussioni incentrate sulle conseguenze della guerra russo-georgiana. Si tratta dell’unico formato di dialogo che riunisce la Georgia, la Federazione Russa e i rappresentanti dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud intorno al tavolo dei negoziati. Il rappresentante speciale prepara e presiede le rispettive tornate di incontri insieme all’ONU e all’UE.
Tra i compiti del rappresentante speciale rientra anche il sostegno al Meccanismo di prevenzione e gestione degli incidenti (IPRM). Nell’ambito di questo meccanismo di mediazione, i rappresentanti delle autorità di sicurezza di Tbilisi, delle autorità de facto di Tskhinvali e i rappresentanti della Russia discutono – sotto la guida della missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia (EUMM) e del rappresentante speciale – di incidenti legati alla sicurezza come arresti, violazioni dello spazio aereo e altre problematiche, quali l’accesso ai terreni agricoli, l’approvvigionamento idrico o la frequentazione scolastica dall’altra parte del confine. Gli incontri hanno luogo a Ergneti, villaggio georgiano situato al confine amministrativo con la regione dell’Ossezia del Sud.
Prima di assumere il ruolo di responsabile di programma per la Georgia alla DPDU, Christoph Späti aveva già lavorato in diverse occasioni nel Caucaso meridionale, per esempio in veste di membro della missione di osservazione delle Nazioni Unite in Georgia (2005/2006) e della missione dell’OSCE in Georgia (2008/2009). Inoltre, prima di rivestire la sua funzione presso la DPDU a Berna, è stato capo supplente dell’Ambasciata di Svizzera a Kyiv (Kiev).
La Svizzera si adopera da tempo per rafforzare l’OSCE e vanta una presenza di lunga data nella regione del Caucaso meridionale. Dal 2009 detiene per esempio un mandato in qualità di potenza protettrice per la Russia in Georgia e per la Georgia in Russia. La Georgia ha interrotto le relazioni diplomatiche con la Federazione Russa dopo il conflitto dell’agosto 2008 e il riconoscimento da parte della Russia delle regioni separatiste dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud. Il Caucaso meridionale è una regione importante per l’OSCE.
Tramite l’operato del rappresentante speciale della presidenza in carica per il Caucaso meridionale, la Svizzera contribuisce a mantenere la capacità di azione dell’OSCE, in linea con la Strategia di politica estera 2024–2027 e il Piano d’azione OSCE 2022–2025. Nel 2026 la Confederazione assumerà la presidenza dell’organizzazione e dall’inizio del 2025 lavora con la Finlandia e Malta nel quadro della cosiddetta troika dell’OSCE, composta dalla presidenza attuale, da quella dell’anno precedente e da quella dell’anno successivo.
Informazioni supplementari:
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Piano d’azione OSCE 2022–2025
Strategia di politica estera 2024–2027
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