Comunicato stampa, 28.04.2017

Nel corso degli ultimi anni la frequenza e l’entità delle catastrofi sono aumentate in modo sensibile. La Svizzera e l’UE intendono rafforzare la collaborazione per affrontare meglio le situazioni d’emergenza in Europa e nel mondo. Il 28 aprile 2017 i due partner hanno firmato un accordo amministrativo che permette uno scambio d’informazioni e di buone pratiche.

Manuel Bessler e Benno Bühlmann firmano l’accordo con la rappresentante dell’UE Monique Pariat
Manuel Bessler, delegato del Consiglio federale per l’Aiuto umanitario, e Benno Bühlmann, direttore dell’Ufficio federale della protezione della popolazione, firmano l’accordo con la rappresentante dell’UE Monique Pariat.

La coordinazione e lo scambio d’informazioni tra gli Stati è d’importanza fondamentale quando si verificano terremoti, inondazioni e catastrofi tecnologiche come un incidente nucleare. Dal 2001 l’UE dispone di un meccanismo europeo di protezione civile che rafforza la collaborazione tra i 28 Stati membri in caso di incidenti rilevanti dentro e fuori l’UE. Ne fanno parte anche il Liechtenstein, l’Islanda, la Norvegia, il Montenegro, la Macedonia e la Turchia. L’aiuto fornito tramite questo meccanismo ha il vantaggio di essere coordinato con il Paese interessato, le Nazioni Unite e gli altri attori internazionali.

Anche se la Svizzera ha concluso trattati bilaterali di aiuto d’emergenza con tutti i suoi vicini diretti, non può diventare membro di questo meccanismo poiché non fa parte dello Spazio economico europeo. Questa situazione la priva di uno scambio d’informazioni efficace con i suoi partner europei in caso di catastrofi rilevanti come il terremoto in Nepal nel 2015 e, di recente, il passaggio dell’uragano Matthew ad Haiti nell’ottobre del 2016. La Svizzera dovrebbe, infatti, affrontare le stesse difficoltà in caso di terremoto o di incidente nucleare in un Paese europeo vicino alla sua frontiera.

La Svizzera e l’UE hanno quindi firmato un accordo amministrativo che permette una cooperazione più intensa nell’ambito dell’aiuto umanitario e della protezione della popolazione, sia in Svizzera che all’estero. L’accordo, che non comprende obblighi finanziari o giuridici per la Svizzera, prevede anche lo scambio delle buone pratiche in materia di prevenzione delle catastrofi e dispositivi d’intervento.

Il testo è stato firmato da Manuel Bessler, delegato del Consiglio federale per l’Aiuto umanitario, Benno Bühlmann, direttore dell’Ufficio federale della protezione della popolazione, e Monique Pariat, direttrice generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europea (ECHO).

Quest’accordo sulla protezione civile fa parte dei dossier sbloccati di recente dopo l’adozione da parte del Parlamento della legge sull’attuazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa. È stato consolidato dopo la visita della presidente della Confederazione Doris Leuthard a Bruxelles.


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