Svizzera, Austria, Lussemburgo, Principato del Liechtenstein: il consigliere federale Burkhalter sottolinea l’impegno mostrato nell’affrontare le sfide comuni

È l’Austria ad assicurare attualmente la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE); mentre la settimana scorsa lo svizzero Thomas Greminger è stato nominato segretario generale dell’Organizzazione. La crisi della sicurezza in Europa, dunque – e come affrontarla – è stato uno dei temi discussi a Salisburgo dal consigliere federale Didier Burkhalter con il suo omologo e presidente in carica dell’OSCE, l’austriaco Sebastian Kurz, Aurelia Frick, ministra degli esteri del Principato del Liechtenstein, e Jean Asselborn, ministro degli esteri del Lussemburgo. Tra le questioni relative alla sicurezza rientrano anche le nuove sfide rappresentante dagli attacchi informatici e la prevenzione delle forme di estremismo violento. Il consigliere federale Burkhalter ha sottolineato il lavoro fatto dalla Svizzera nell’ambito del gruppo di esperti governativi dell’ONU (UN Group of Governmental Experts, UNGGE) per la cyber-sicurezza al fine di garantire l’applicazione corretta delle norme del diritto internazionale pubblico in questo campo e ha ribadito che tali questioni possono essere affrontate solo attraverso un approccio comune. In questo contesto il capo del DFAE ha dichiarato di apprezzare molto la buona cooperazione, lo scambio diretto e la fiducia che caratterizzano le relazioni tra la Svizzera, l’Austria, il Principato del Liechtenstein, il Lussemburgo e la Germania, il cui ministro degli esteri Sigmar Gabriel non ha potuto partecipare all’incontro odierno.

Lo scambio e la cooperazione tra i cinque Paesi partner sono intensi anche a livello multilaterale e in relazione ad aree di interesse comune. Il consigliere federale Burkhalter ha avuto l’occasione di discutere con i suoi interlocutori Sebastian Kurz, Aurelia Frick e Jean Asselborn della crisi migratoria, della situazione europea dopo la Brexit e dell’impegno sul piano internazionale a favore dell’abolizione della pena di morte.

Per quanto concerne gli ambiti di interesse comune in primo piano oggi c’erano la formazione professionale e la promozione della lingua tedesca. Nel settore della formazione professionale esistono tra i cinque Stati numerosi contatti a livello di esperti; la Svizzera, l’Austria, il Principato del Liechtenstein, il Lussemburgo e la Germania collaborano inoltre in molti organismi multilaterali, gruppi di lavoro e progetti. A Salisburgo il consigliere federale Burkhalter ha fatto riferimento al terzo Congresso internazionale sulla formazione professionale che si terrà nel giugno del 2018 a Winterthur e offrirà una buona piattaforma di dialogo e scambio a specialisti e decisori.

Già durante l’incontro del 2014 a Berlino i ministri degli esteri dell’area germanofona avevano deciso di avviare azioni comuni per la promozione della lingua tedesca. Didier Burkhalter ha menzionato il Convegno internazionale delle insegnanti e degli insegnanti di lingua tedesca che si svolgerà all’inizio di agosto a Friburgo, città bilingue, e che avrà come titolo «Costruire ponti – unire con il tedesco» («Brücken gestalten – mit Deutsch verbinden»). Il convegno, organizzato da due associazioni di insegnanti di lingua tedesca svizzere, è sostenuto dalla Confederazione e sarà patrocinato dal consigliere federale Burkhalter.

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