Comunicato stampa, 13.11.2018

Il 13 novembre 2018 si è tenuta a Thun la 65ª riunione del Comitato misto dell’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’Unione europea (UE). I colloqui si sono incentrati sulle misure di salvaguardia dell’UE in materia di acciaio.

La riunione del Comitato misto, quest’anno sotto la presidenza elvetica, ha permesso di sottolineare l’importanza del commercio tra la Svizzera e l’UE e analizzare questioni in sospeso. Entrambe le parti concordano sul fatto che nel complesso l’Accordo funziona bene ed è uno strumento centrale per facilitare gli scambi commerciali reciproci.

La Svizzera ha nuovamente discusso le misure di salvaguardia dell’UE sulle importazioni di acciaio e alluminio, come aveva già fatto il 17 settembre scorso in occasione di una riunione straordinaria del Comitato misto. Poiché l’industria europea e quella svizzera dell’acciaio e dell’alluminio sono fortemente integrate, le misure pregiudicano il libero flusso di merci tra le due parti danneggiando l’economia elvetica. La Svizzera chiede la non applicazione delle misure di salvaguardia e di vigilanza dell’UE nei suoi confronti oppure che vengano almeno configurate in modo tale da rispettare l’Accordo di libero scambio, senza restrizioni per il commercio bilaterale.

Considerate le sovraccapacità mondiali di produzione di acciaio, nel giugno 2016 l’UE aveva adottato misure di vigilanza del settore siderurgico. Inoltre, nella primavera del 2018 ha introdotto misure analoghe sulle importazioni di alluminio. In base a queste misure, per importare nell’UE determinati prodotti di acciaio e alluminio in provenienza da Paesi terzi occorre presentare un documento di vigilanza. Il 19 luglio 2018, in reazione ai dazi USA, l’UE ha introdotto misure di salvaguardia provvisorie per 200 giorni sulle importazioni di acciaio sotto forma di contingenti tariffari globali.

Oltre alle misure di salvaguardia, le parti si sono informate a vicenda sulle rispettive politiche di libero scambio nei confronti di Stati terzi e hanno discusso degli effetti sull’accordo dell’uscita del Regno Unito dall’UE.

La delegazione svizzera era guidata dall’ambasciatore Stefan Flückiger, delegato del Consiglio federale agli accordi commerciali e responsabile dei Servizi specializzati economia esterna presso la SECO, mentre la delegazione dell’UE era capeggiata da Petros Sourmelis, capo unità presso la Direzione generale del commercio della Commissione europea. Il prossimo incontro del Comitato misto si terrà nell’autunno del 2019 a Bruxelles.

L’accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’Unione europea, stipulato nel 1972, ha liberalizzato gli scambi di prodotti industriali e agevolato il commercio di prodotti agricoli trasformati. Il Comitato misto, composto da rappresentanti dell’Amministrazione federale e della Commissione europea, gestisce l’Accordo e vigila sulla sua applicazione. L’UE è di gran lunga il partner commerciale più importante della Svizzera, mentre la Svizzera è il terzo Paese di esportazione più importante per l’UE (dopo Stati Uniti e Cina).


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Stefan Flückiger, responsabile Servizi specializzati economia esterna SECO, tel. +41 58 480 01 32


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Ultima modifica 19.07.2023

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