Comunicato stampa, 07.04.2017

Con il Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration, il nuovo patto globale, la comunità internazionale intende affrontare a livello mondiale le sfide rappresentate dalla migrazione. L’ambasciatore della Svizzera presso le Nazioni Unite a New York, Jürg Lauber, e il suo collega messicano Juan José Gómez Camacho sono stati incaricati dal presidente dell’Assemblea generale dell’ONU di elaborare questo quadro di riferimento.

Hauptquartier UNO New York
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Con la dichiarazione di New York su migranti e rifugiati sottoscritta dagli Stati membri dell’ONU nel settembre del 2016 è stato avviato un processo biennale di elaborazione sia di un patto globale per profughi e rifugiati sia di un patto globale per la migrazione. Quest’ultimo documento dovrà definire standard riconosciuti, anche se non giuridicamente vincolanti, in base ai quali gestire i flussi migratori mondiali in modo sicuro e ordinato.

L’importante ruolo affidato alla Svizzera e al Messico consiste nel condurre i negoziati e agevolare il raggiungimento dei necessari compromessi tra gli Stati membri. I due ambasciatori hanno già portato a termine la preparazione della cosiddetta risoluzione sulle modalità operative, approvata dall’Assemblea generale dell’ONU il 6 aprile 2017, con la quale sono state fissate le  fasi che dovranno portare all’approvazione del patto globale sulla migrazione nell’autunno del 2018. Ora gli ambasciatori incaricati possono iniziare il lavoro sugli aspetti concreti di questo quadro di riferimento globale.

Sono previsti tre momenti distinti: da aprile a novembre 2017 saranno raccolti contributi ed esperienze dei vari Stati sul tema della migrazione. Sei sono i blocchi tematici centrali, che saranno trattati a Ginevra (3), New York (2) e Vienna (1). Da novembre 2017 a gennaio 2018 tutti gli elementi emersi saranno riuniti in una panoramica generale. A questo punto i due ambasciatori e i loro team potranno elaborare una prima bozza del patto da sottoporre alla comunità internazionale per consultazione. Una volta conclusa la consultazione sarà definito il testo da presentare per approvazione ai capi di Stato e di Governo dei 193 Paesi membri dell’ONU nel settembre del 2018.

La Svizzera avrà così l’opportunità di partecipare attivamente a un importante processo dell’ONU su una questione fondamentale per il nostro tempo.


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