Comunicato stampa, 09.01.2023

Il 9 gennaio 2023 il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha esteso all'unanimità il mandato per l’aiuto umanitario transfrontaliero in Siria fino al 10 luglio 2023. La Svizzera si è adoperata per la risoluzione corrispondente in quanto «co-penholder» del dossier umanitario sulla Siria nel Consiglio di sicurezza. La decisione del Consiglio consente agli aiuti umanitari di raggiungere una regione della Siria nord-occidentale in cui vivono oltre quattro milioni di persone bisognose. La protezione della popolazione civile nei conflitti è una priorità della Svizzera nell’ambito del suo seggio biennale in seno al Consiglio di sicurezza.

La cosiddetta risoluzione transfrontaliera consente alle agenzie delle Nazioni Unite di prestare aiuto umanitario nel Nord-Ovest della Siria, dove vivono oltre 4 milioni di persone bisognose. Di queste, 2,8 milioni sono sfollati interni, di cui circa l’80 per cento donne e bambini. La maggior parte di loro vive in campi profughi o in ripari temporanei. Ogni mese circa 800 camion carichi di aiuti umanitari attraversano il valico di frontiera di Bab al-Hawa tra Turchia e Siria. L’aiuto umanitario transfrontaliero comprende cibo, sostegno nei settori degli alloggi d’emergenza, dell’istruzione, della protezione della popolazione civile e della salute nonché la fornitura di attrezzature per garantire la disponibilità di acqua e servizi igienici.

Dal 1° gennaio 2023 la Svizzera, insieme al Brasile, ha ripreso la gestione del dossier umanitario sulla Siria in seno al Consiglio di sicurezza dell’ONU al posto di Irlanda e Norvegia. In questo ruolo di «co-penholder», il nostro Paese ha il compito di facilitare il processo decisionale del Consiglio di sicurezza su questioni umanitarie riguardanti la Siria.

Proroga di sei mesi

Con il dossier sulla Siria, la Svizzera si è fatta carico di un tema estremamente importante nel Consiglio di sicurezza. Tuttavia, i membri del Consiglio hanno da tempo opinioni divergenti sulla questione degli aiuti umanitari in loco. Nell'ultima votazione di luglio 2022, dopo un veto al primo tentativo, è stato raggiunto un compromesso per una proroga di sei mesi. Ora il Consiglio ha prorogato all'unanimità il mandato di altri sei mesi. Grazie alla risoluzione transfrontaliera del Consiglio di sicurezza dell’ONU, dal 2014 è possibile garantire l’aiuto umanitario transfrontaliero in Siria. Da quando la risoluzione è stata adottata, il Consiglio di sicurezza l’ha sempre prorogata.

Impegno della Svizzera in Siria

Il conflitto in Siria è attualmente all’origine di una delle più gravi crisi umanitarie del mondo. A farne le spese è soprattutto la popolazione civile. Nell’ambito della cooperazione internazionale, dal 2011 la Svizzera presta aiuto umanitario alla popolazione colpita in Siria e nei Paesi limitrofi. Si tratta di una delle più grandi operazioni umanitarie della storia della Svizzera: in totale, dal 2011 a oggi sono stati stanziati oltre 610 milioni di franchi. La Svizzera offre aiuto d’emergenza, consente l’accesso a servizi essenziali e sostiene la protezione della popolazione civile e dei suoi mezzi di sussistenza. Promuove inoltre il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, e sostiene il processo di pace delle Nazioni Unite a Ginevra.


Informazioni supplementari:

Intervista sull’impegno della Svizzera in Siria
Newsfeed: La Svizzera siede nel Consiglio di sicurezza dell’ONU
Medio Oriente (Siria, Libano, Giordania, Iraq)


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Ultima modifica 19.07.2023

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