Comunicato stampa, 01.03.2021

In occasione della conferenza virtuale dei donatori sulla crisi umanitaria in Yemen, il capo del DFAE e vicepresidente della Confederazione Ignazio Cassis si è impegnato a versare 14 milioni di franchi per le attività dell’aiuto umanitario sul campo.

In occasione della conferenza dei donatori, presieduta dai Governi di Svezia e Svizzera e organizzata in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), Ignazio Cassis ha ribadito il suo sostegno alla popolazione yemenita, i cui bisogni umanitari continuano ad aumentare. Il capo del DFAE ha invitato al rispetto del diritto internazionale umanitario e si è espresso a favore del processo di pace guidato dall’ONU. «Dobbiamo sviluppare approcci più sostenibili per dare prospettive al popolo yemenita. Questo significa che dobbiamo creare un legame stretto tra le attività in materia di aiuto umanitario, sviluppo, diritti umani e pace», ha affermato. È la prima volta che il capo del Dipartimento federale degli affari esteri partecipa alla conferenza in qualità di vicepresidente della Confederazione.

La Svizzera si è impegnata a versare 14 milioni di franchi, che serviranno a sostenere le attività di diverse organizzazioni umanitarie, come il CICR e il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. L’aiuto della Svizzera si concentrerà sul settore dell’acqua e delle reti idrico-fognarie, sulla sicurezza alimentare e sulla protezione della popolazione civile. Alla conferenza, che si è svolta in forma virtuale, hanno preso parte Partecipanti di 53 Paesi. Tra questi c’erano anche rappresentanti di organizzazioni internazionali e di ONG.

La più grave crisi umanitaria nel mondo
Oltre al sostegno finanziario fornito alle organizzazioni umanitarie e alle agenzie dell’ONU presenti sul posto, la Svizzera mette a loro disposizione anche esperte ed esperti. Per la Svizzera è importante che queste organizzazioni abbiano obiettivi e margini di manovra ben definiti, in modo che la loro efficacia ed efficienza possano essere monitorate e, dove necessario, migliorate.

Dallo scoppio dei conflitti armati nel 2015, la situazione nello Yemen rappresenta la più grave crisi umanitaria al mondo, con oltre 20 milioni di persone – cioè il 67 per cento della popolazione yemenita – in assoluto bisogno di assistenza umanitaria. Una situazione che si è aggravata a seguito della crisi di COVID-19, che imperversa tra altre epidemie. Il Paese, inoltre, è afflitto da un problema migratorio di vasta portata, con quattro milioni di sfollati interni e un impatto devastante sulla situazione sanitaria, alimentare e sulla formazione scolastica.


Informazioni supplementari:

L’emergenza «silenziosa», la carestia nello Yemen desta grande preoccupazione
Discorso di apertura della Conferenza del Consigliere federale Ignazio Cassis (EN)


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Ultima modifica 19.07.2023

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