La Svizzera e gli Stati membri dell’UE firmano una dichiarazione comune concernente la fiscalità delle imprese (ultima modifica: 14.10.2014)

Berna, Comunicato stampa, 14.10.2014

In data odierna la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’UE ha firmato a Lussemburgo una dichiarazione comune (Joint Statement) concernente la fiscalità delle imprese. In questo modo si pone fine a una controversia di quasi 10 anni che ha pesato sulle relazioni tra la Svizzera e l’UE. La firma è avvenuta a margine dell’incontro comune dei ministri delle finanze e dell’economia dell’Unione europea e dei Paesi dell’AELS.

La dichiarazione tra la Svizzere e l'UE firmata in data odierna era stata parafata a Berna il 1° luglio 2014. Essa pone fine a una controversia bilaterale che dal 2005 è stata all'origine di attriti e minacce di pesanti contromisure da parte dell'UE.  

Il Consiglio federale ribadisce la sua intenzione di proporre, nel quadro della riforma III dell'imposizione delle imprese, l'abrogazione di determinati regimi fiscali, in particolare di quelli che prevedono il trattamento differenziato tra redditi nazionali ed esteri (cosiddetto ring fencing). Le nuove misure fiscali devono essere orientate agli standard dell'OCSE. Da parte loro, gli Stati membri dell'UE confermano l'intenzione di abbandonare le eventuali contromisure adottate per questi regimi non appena saranno soppressi.

Nel contempo la Svizzera continuerà a partecipare attivamente ai lavori sullo sviluppo degli standard internazionali per l'imposizione delle imprese in seno all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE).

Incontro dei ministri delle finanze degli Stati UE e AELS a Lussemburgo

La firma è avvenuta a margine dell'incontro comune dei ministri delle finanze e dell'economia dell'Unione europea e dei Paesi dell'AELS. Davanti ai suoi omologhi e colleghi europei la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf ha sottolineato che per quanto concerne la regolamentazione dei mercati finanziari bisogna badare affinché la crescita economica e gli investimenti non vengano ostacolati. La consigliera federale Widmer-Schlumpf ha inoltre ribadito che una buona collaborazione internazionale e pari condizioni per la concorrenza tra piazze economiche e finanziarie rivestono un'importanza centrale.


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