Sommaruga e i suoi colleghi di Germania, Austria, Lussemburgo e Liechtenstein hanno discusso le ripercussioni della situazione per i propri Paesi e hanno ribadito la necessità di una politica d’asilo comune e solidale.
La presidente della Confederazione Sommaruga ha espressamente approvato la via intrapresa dagli Stati europei sotto la guida della presidenza lussemburghese dell’UE. Ha ribadito che la Svizzera è pronta a inserire nell’agenda europea, decisa in luglio, il programma di reinsediamento (resettlement) delle persone provenienti dalla regione di crisi siriana, adottato dal Consiglio federale nel marzo scorso; è inoltre al vaglio una partecipazione al progetto di trasferimento (relocation).
Nel contempo Sommaruga ha sottolineato che la Svizzera si aspetta che tutti gli Stati parte di Dublino rispettino gli obblighi risultanti dall’accordo e provvedano a una sistemazione e a un’assitenza dignitosa dei richiedenti l’asilo nonché alla loro registrazione sistematica. I ministri sono concordi nel ritenere che nell’ambito dello sviluppo della cooperazione Dublino debba essere discussa anche una chiave di ripartizione permanente.
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