WEF: Didier Burkhalter discute con i rappresentanti di vari Stati UE sulla possibilità di concordare una clausola di salvaguardia

Berna, Comunicato stampa, 21.01.2016

Il consigliere federale Didier Burkhalter ha colto l’occasione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos per condurre colloqui bilaterali con i ministri degli esteri di vari Stati membri dell’UE. Gli incontri con i rappresentanti della Francia (Laurent Fabius), dell’Italia (Paolo Gentiloni) e della Polonia (Witold Waszczykowski) erano incentrati sulla ricerca di una soluzione concordata per l’accordo sulla libera circolazione delle persone mediante l’introduzione di una clausola di salvaguardia mutualmente accettabile.

Il consigliere federale Didier Burkhalter ha incontrato oggi a Davos i rappresentanti di vari Stati membri dell’Unione europea per discutere sulle consultazioni in corso tra la Svizzera e l’UE al fine di trovare una soluzione per l’accordo sulla libera circolazione delle persone. I colloqui con i ministri degli esteri Laurent Fabius (Francia), Paolo Gentiloni (Italia) e Witold Waszczykowski (Polonia) hanno riguardato, in particolare, la possibilità di concordare una clausola di salvaguardia mutualmente accettabile come soluzione alla questione dell’immigrazione controllata in Svizzera, un’opzione che rispetterebbe sia la Costituzione federale svizzera sia l’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE. «Con questa soluzione, verrebbe garantito il mantenimento dell’accordo sulla libera circolazione delle persone e sarebbe nuovamente assicurata la certezza del diritto, cosa molto importante per entrambe le parti», ha affermato il consigliere federale Burkhalter.

L’obiettivo del Consiglio federale è consentire un miglior controllo dell’immigrazione e, nel contempo, garantire il mantenimento e l’ulteriore sviluppo della via bilaterale.  Per questo, oltre a cercare una rapida soluzione per la libera circolazione delle persone, il Consiglio federale porta avanti sia i colloqui sui punti rimasti in sospeso per quanto concerne l’accordo istituzionale sia i negoziati sugli altri dossier ancora aperti.

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha inoltre illustrato ai suoi interlocutori la decisione del Consiglio federale di introdurre unilateralmente una clausola di salvaguardia per le cittadine e i cittadini dell’UE e dell’AELS qualora non si riuscisse a concordare una soluzione con l’UE entro fine febbraio 2016.


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