Mentre gli effetti del contributo all’allargamento concesso ai Paesi che hanno aderito all’UE nel 2004 si stanno lentamente esaurendo, quelli dei fondi stanziati alla Croazia iniziano a concretizzarsi adesso. Entrata a far parte dell’UE nel 2013, la Croazia ne è il membro più giovane. Nel dicembre del 2014 le Camere federali hanno deciso di versarle 45 milioni a titolo di contributo all’allargamento; il periodo d’impegno termina il 31 maggio 2017. I 12 progetti che sono scaturiti dal credito saranno realizzati entro il 2024 in collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e con la Segreteria di Stato dell’economia (SECO).
Tutti i progetti puntano a ridurre le disparità economiche e sociali sia all’interno della Croazia sia tra la Croazia e l’UE. Le aree d’intervento prioritarie riguardano l’acqua, la formazione, la ricerca e lo sminamento.
Protezione dell’Adriatico e del Danubio
Per nove mesi la Svizzera si è occupata intensamente, insieme a un consorzio internazionale, del problema della fornitura di acqua potabile e del trattamento delle acque reflue nella regione del Gorski Kotar (considerata la «Svizzera croata»). Lo studio di fattibilità che ne è risultato definisce un consistente pacchetto di misure da adottare nei sette comuni della regione, quattro dei quali ricevono sostegno dalla Svizzera. Le misure, concepite per proteggere il Danubio e i fiumi che sfociano nel Mar Adriatico alimentati dal bacino idrico del Gorski Kotar consentiranno di migliorare la qualità della fornitura dell’acqua potabile e l’attrattiva economica della regione. Due gli obiettivi generali: ridurre le perdite di acqua dal 52 al 34 per cento e diminuire radicalmente lo scarico incontrollato di acque reflue domestiche nell’ambiente.
Formazione professionale e ricerca
La Svizzera ha una comprovata esperienza nella formazione professionale duale. Di questo know-how, oggetto di una domanda crescente a livello internazionale, ha deciso di beneficiare anche la Croazia utilizzando il contributo all’allargamento per modernizzare un determinato settore della formazione professionale. L’obiettivo è di coinvolgere maggiormente il settore privato nella formazione di apprendisti (finora prerogativa per lo più delle scuole professionali), riducendo così la disoccupazione giovanile. Un’analisi del mercato del lavoro servirà da base di riferimento per descrivere i percorsi formativi e i ruoli dei vari soggetti.
Altri due progetti riguarderanno il campo della ricerca. I team di progetto saranno composti da rappresentanti dei due Paesi e i ricercatori di punta croati riceveranno un sostegno alla carriera. L’intento è di incoraggiare e facilitare la creazione di una rete internazionale e lo sviluppo di metodi e standard di alta qualità. La Svizzera ha inoltre aderito al progetto Eurostars, uno strumento di finanziamento per la ricerca applicata sviluppato nel quadro dell’iniziativa Eureka, la rete europea per la promozione della competitività del settore privato. Le aziende croate innovative potranno quindi presentare un progetto di ricerca a una giuria internazionale che ne valuterà gli standard qualitativi e il potenziale per decidere se accordare il finanziamento offerto dal programma europeo, associato a fondi nazionali. Per aumentare le possibilità di successo delle aziende croate, la Svizzera fornisce il proprio sostegno tecnico e finanziario.
Sminamento e assistenza alle vittime delle mine
Uno degli strascichi che la guerra degli anni Novanta ha lasciato in Croazia è una superficie di circa 430 km2 da bonificare, un compito importante e costoso che il Paese ha svolto sinora in modo esemplare. La rapidità delle attività di sminamento è tuttavia direttamente proporzionale alle risorse finanziarie disponibili. La Svizzera ha pertanto deciso di sostenere questo processo e fornire assistenza alle vittime delle mine e alle loro famiglie nel quadro del contributo all’allargamento.