Quale spazio può avere il contributo della società civile in un contesto segnato dalla guerra e dall’incertezza? Che cosa significa la libertà di stampa e di opinione in Afghanistan? Quali sfide devono affrontare gli artisti o i cineasti in questo Paese a causa del conflitto e della mancanza di aiuti statali? E in che modo l’impegno della società civile e la cooperazione internazionale possono contribuire al processo di promozione della pace in Afghanistan?
Queste e altre domande saranno all’ordine del giorno della tavola rotonda che seguirà la proiezione del film «Laila at the bridge», a cui parteciperanno la regista del docufilm Elizabeth Mirzaei, il direttore della Divisione Asia meridionale della DSC Derek Müller, un esperto di Afghanistan e una giovane cineasta di Kabul. La proiezione sarà preceduta da un’introduzione del vicedirettore della DSC Pio Wennubst e la tavola rotonda dal direttore del Festival del film di Locarno Marco Solari.
L’evento è organizzato dalla DSC e dall’organizzazione Open Doors nell’ambito dell’iniziativa «Democrazia senza frontiere».
La manifestazione si svolgerà esclusivamente in lingua inglese.