Protezione

I conflitti armati e le catastrofi naturali espongono i sopravvissuti a rischi di violenza fisica o psichica. In assenza di misure concrete adottate dalle autorità dei Paesi interessati, l'integrità di queste persone è minacciata direttamente. Il reclutamento di bambini soldato, lo spostamento forzato o la violenza sessuale sono tuttora d'attualità. Queste problematiche sono al centro dell'impegno dell'Aiuto umanitario della DSC.

La protezione è un tema prioritario dell'Aiuto umanitario della DSC, che s'impegna per proteggere le persone colpite dai conflitti o dalle catastrofi naturali utilizzando vari strumenti. La Svizzera sostiene organizzazioni partner impegnate nell'ambito della protezione con contributi finanziari o inviando esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). L'Aiuto umanitario s'impegna anche nei processi di dialogo politico e umanitario condotti con le autorità governative interessate e/o partner locali e internazionali.

Nella linea di mira della DSC

La problematica della protezione occupa una posizione rilevante nei progetti svolti o sostenuti dall'Aiuto umanitario. I metodi d'intervento tengono conto dei bisogni specifici di protezione delle persone più vulnerabili.

Attività coordinate in Svizzera e all'estero

L'attività della DSC nell'ambito della protezione avviene in modo coordinato e di comune accordo con altri servizi del DFAE e della Confederazione, tra cui la Divisione Pace e diritti umani (DPDU) e la Divisione I della Direzione del diritto internazionale pubblico. Il coordinamento a livello internazionale è svolto dagli uffici della DSC all'estero o, a livello multilaterale, dalle missioni svizzere a Ginevra e a New York.

L'Aiuto umanitario della DSC è coinvolto attivamente nell'attuazione della strategia della Svizzera per la protezione della popolazione civile nei conflitti armati.

Contesto

La protezione comprende tutte le attività che mirano a garantire il pieno rispetto dei diritti dell'individuo conformemente al diritto internazionale pertinente, i cui strumenti principali sono le Convenzioni di Ginevra e i loro Protocolli aggiuntivi, la Convenzione sullo statuto dei rifugiati e la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.Questo approccio basato sul diritto giustifica la posizioni prioritaria occupata dalla protezione in ogni attività umanitaria e l'importanza che l'Aiuto umanitario svizzero le accorda.

Malgrado gli sforzi compiuti da vari anni dalla Svizzera e dalla comunità internazionale per proteggere più efficacemente le vittime di conflitti armati o di disastri naturali, i bisogni in questo ambito rimangono enormi. Ancora oggi milioni di persone innocenti in tutto il mondo continuano a sperimentare sulla propria pelle e nella propria dignità il fatto che i loro diritti siano rimessi in questione o «sbeffeggiati» in contesti di crisi. In particolare sono vittima di spostamenti forzati, violenze sessuali e vengono addirittura uccise.

La responsabilità di proteggerle spetta in primo luogo alle autorità dei Paesi interessati o agli enti che controllano il territorio in questione. Tuttavia, se questi ultimi si mostrano incapaci o reticenti a offrire un livello sufficiente di protezione, gli attori dell'aiuto umanitario devono poter intervenire il più in fretta possibile e senza intralci. Quando gli interventi umanitari vengono ritardati o impediti, come avviene spesso, le vittime sono private di un'assistenza e di una protezione garantita loro dal diritto internazionale.