Negli ultimi mesi i flussi migratori, in particolare lungo la rotta dei Balcani e quella del Mediterraneo centrale, e le migrazioni secondarie all'interno dello spazio Schengen hanno subito un salto esponenziale. Già oggi la Svizzera e la Francia cooperano strettamente nell'area di confine per lottare efficacemente contro la migrazione secondaria e il traffico di migranti ad essa connesso. Il piano d'azione rafforza ulteriormente la cooperazione a livello bilaterale, ma anche europeo e con Stati terzi.
Rafforzare la cooperazione per affrontare le sfide transfrontaliere
Solo unendo le loro forze i Paesi europei riusciranno ad affrontare le sfide legate alla migrazione. A ribadirlo è stata la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider in occasione della presentazione del piano d'azione con il ministro francese dell'Interno Gérald Darmanin. Tale piano è stato ideato per lottare contro i passatori e le persone che non hanno diritto all'asilo. Esso contribuisce inoltre ad assicurare la necessaria protezione alle persone che ne hanno effettivamente bisogno, ha affermato il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).
Le misure di polizia di frontiera concordate nel quadro del piano d'azione comprendono, tra le altre cose, ricerche e interventi transfrontalieri per contrastare il traffico di migranti. Nel quadro del traffico ferroviario transfrontaliero sono inoltre previsti pattugliamenti comuni. Per la parte svizzera questi compiti spetteranno alle autorità cantonali e all'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). La comunicazione sarà rafforzata anche con l'impiego di ufficiali di collegamento.
Misure a livello europeo
A livello europeo la Svizzera e la Francia s'impegnano, assieme ad altri Stati partner, per assicurare procedure Dublino rapide e per la ripresa delle riammissioni Dublino da parte dell'Italia. Entrambi i Paesi sono a favore di una riforma tempestiva del sistema europeo in materia di asilo e migrazione. Il piano d'azione bilaterale prevede anche un impegno congiunto per assicurare procedure di ritorno efficaci e per contrastare le politiche in materia di visti di Paesi terzi che promuovono la migrazione irregolare nello spazio Schengen.
Nella prima metà del 2024 la Svizzera e la Francia intendono procedere a una valutazione del piano d'azione e proporre eventuali altre misure. Nel 2022 la Svizzera ha già concluso piani d'azione analoghi con l'Austria e la Germania. Dalle valutazioni effettuate durante l'anno in corso è emerso che tali piani sono attuati con successo e con la soddisfazione delle autorità coinvolte.
Plan d’action France – Suisse(pdf, 1461kb)
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