Con la Swisscoy (Swiss Company), dal mese di ottobre del 1999 l’Esercito svizzero partecipa alla missione multinazionale di promovimento della pace «Kosovo Force» (KFOR) della NATO in Kosovo. La Swisscoy costituisce il contributo più importante a livello operativo nel quadro del partenariato tra la Svizzera e la NATO. Attualmente comprende al massimo 195 militari volontari. L’impiego della KFOR si fonda sulla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Nel mese di giugno del 2023 il Parlamento ha approvato la partecipazione della Svizzera alla KFOR nonché il prolungamento dell’impiego fino al 31 dicembre 2026. Inoltre ha attribuito al Consiglio federale la competenza di aumentare l’effettivo di al massimo 30 militari nel corso del mandato e fino al termine dell’impiego allo scopo di far fronte a eventuali esigenze supplementari della KFOR.
L’effettivo del contingente svizzero verrà aumentato di 20 militari volontari
L’Austria ha annunciato alla NATO la volontà di ridurre la sua partecipazione alla KFOR nel corso della primavera del 2024. Ritirerà due unità: una compagnia di fanteria e una compagnia di trasporto. L’effettivo del contingente austriaco verrà dunque ridimensionato sensibilmente.
Allo scopo di colmare la lacuna che risulterà dalla riduzione dell’effettivo austriaco e d’intesa con la NATO, il Consiglio federale ha deciso di rafforzare il contingente svizzero a partire da aprile del 2024 con 20 militari supplementari che verranno impiegati nel settore dei trasporti. Il contingente della Swisscoy passerà dunque da 195 a 215 militari volontari.
I 20 membri supplementari impiegati assicureranno l’insieme delle prestazioni della KFOR nel settore del trasporto di persone, di materiali e di merci. L’Esercito svizzero dispone delle competenze necessarie. Questo impiego offre l’opportunità di acquisire nuove competenze ed esperienza in un contesto internazionale.
Malgrado la situazione attuale, la sicurezza dei militari svizzeri presenti in Kosovo rimane inalterata. I militari sono stati preparati a operare in un contesto simile e a mettersi al sicuro se la situazione lo richiede. Sanno in che modo reagire in presenza di tensioni di carattere etnico e politico. Il centro di competenza dell’esercito per la promozione della pace (SWISSINT) monitora la situazione in maniera costante. Il Consiglio federale può decidere in qualsiasi momento di ritirare la Swisscoy.
Rafforzare il contributo della Svizzera a favore della stabilità dei Balcani occidentali
La KFOR continua a essere un attore importante per la stabilità e la sicurezza nei Balcani occidentali. Per rafforzare il suo contingente la Svizzera partecipa agli sforzi intesi a raggiungere una stabilizzazione intrapresi dalla NATO in questa regione. Inoltre dà prova di solidarietà nei confronti dei suoi partner in un’Europa che si trova ad affrontare grandi sfide in relazione alla guerra in Ucraina. Il rafforzamento del contingente svizzero contribuisce anche a intensificare la cooperazione con la NATO che il Consiglio federale raccomanda all’interno del suo rapporto complementare al rapporto sulla politica di sicurezza 2021. Infine si tratta di una dimostrazione della volontà della Svizzera di sviluppare i suoi contributi nel quadro del promovimento militare della pace, come il DDPS ha raccomandato nel suo rapporto del 9 novembre 2020.
I costi supplementari legati all’aumento dell’effettivo massimo saranno coperti dal budget del DDPS.
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