Il secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’Unione europea (UE) mira a rafforzare la coesione in Europa e a sostenere i Paesi che devono affrontare sfide di eccezionale portata in ambito migratorio. L’accordo di attuazione firmato il 22 maggio a Vilnius segna una tappa importante per il nuovo programma di cooperazione svizzero-lituano. Sono stati stanziati 30 milioni di franchi svizzeri per migliorare la salute e il benessere materno e infantile. Al programma per l’impegno civico sono stati assegnati 10 milioni di franchi, mentre il programma relativo alla formazione professionale sarà sostenuto con 4,5 milioni di franchi.
Alla firma era presente anche l’ambasciatrice Andrea Studer, vicedirettrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), che ha posto l’accento sull’estrema importanza della promozione della prosperità e della coesione in tutta Europa, soprattutto viste le molteplici sfide e crisi che il continente si trova ad affrontare attualmente. Inoltre, l’ambasciatore di Svizzera in Lituania Martin Michelet ha sottolineato la propria fiducia nel fatto che la cooperazione, vantaggiosa per entrambi i Paesi, contribuirà a rafforzare ulteriormente le eccellenti relazioni bilaterali tra la Svizzera e la Lituania. Al momento della firma dell’accordo quadro, la ministra delle finanze lituana Gintarė Skaistė ha dichiarato: «La Svizzera non ha mai dubitato della determinazione della Lituania a diventare parte integrante della comunità delle democrazie occidentali e dal 1992, con le sue competenze, la sua esperienza e le sue risorse, contribuisce ad accrescere il benessere generale nel nostro Paese. È incoraggiante trovare interessi bilaterali comuni in vari settori della politica pubblica».
Aree di cooperazione
Il programma per la salute e il benessere materno e infantile contribuirà alla riforma sanitaria della Lituania migliorando la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari e sociali per le madri, i neonati e i bambini nel Paese, con particolare attenzione alle cure ambulatoriali. Il programma per l’impegno civico si concentrerà invece sul rafforzamento della partecipazione delle cittadine e dei cittadini ai processi decisionali, sviluppando strumenti rivolti in particolare a chi vi partecipa per la prima volta (giovani, migranti e profughi). Punterà inoltre a migliorare il volontariato introducendo un apposito standard organizzativo per una gestione dei volontari improntata alla qualità, compreso lo sviluppo di attività di volontariato virtuale (e-volunteering). Infine, il programma per la formazione professionale introdurrà un sistema di convalida e riconoscimento delle competenze professionali acquisite sul posto di lavoro. L’obiettivo è rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e accrescere la disponibilità di professionisti altamente qualificati.
Secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE
Il secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE, del valore complessivo di 1,3 miliardi di franchi svizzeri, è previsto fino alla fine del 2029. Il 30 giugno 2022 la Svizzera e l’UE hanno firmato a Bruxelles un memorandum d’intesa (Memorandum of Understanding, MoU) in cui sono specificati i parametri chiave del contributo: importo, distribuzione tra i Paesi partner, priorità tematiche e principi di cooperazione e attuazione.
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