Panoramica: Attuazione della parte coesione del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati dell’UE

Tutti e 13 gli accordi di attuazione del secondo contributo svizzero alla coesione sono stati firmati. Ora vengono elaborati progetti e programmi che i Paesi partner attueranno in collaborazione con la Svizzera. Qui viene riportata una panoramica dei contenuti delle future cooperazioni.

Chiave di ripartizione del credito quadro «coesione»

Il secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE ammonta complessivamente a 1302 milioni CHF ripartititi su dieci anni (2019-2029) e comprende:

  • il credito quadro «coesione» (1046,9 milioni CHF), attuato dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO);  
  • il credito quadro «migrazione» (190 milioni CHF), attuato dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM);
  • le spese per l’Amministrazione federale (65,1 milioni CHF).   

Con la firma di Bratislava, sono stati finalizzati tutti gli accordi bilaterali di attuazione nell’ambito della coesione con i 13 Paesi che hanno aderito all’UE a partire dal 2004 (UE-13). Il credito quadro «coesione» viene distribuito secondo una chiave di ripartizione basata sul numero di abitanti e sul prodotto interno lordo pro capite dei Paesi partner. Il contributo più elevato, pari a 320,1 milioni CHF, va alla Polonia, il Paese più popoloso dell’UE-13, mentre Malta riceve il contributo più basso, pari a 3,56 milioni CHF. Il 5% dell’importo totale è destinato alle spese proprie della Svizzera e il 2% è utilizzato per finanziare il know-how svizzero legato a progetti di enti esterni alla Confederazione.

Il credito quadro «coesione» del secondo contributo svizzero contribuisce al raggiungimento di cinque obiettivi generali e a un programma per lo sviluppo in Polonia.

I contributi concordati sono ripartiti come segue:

Ripartizione del contributo previsto dal credito quadro di coesione per obiettivo

Solitamente i progetti attuati nel quadro del secondo contributo svizzero vengono prefinanziati tramite il budget dello Stato partner oppure dall’istituzione incaricata dell’esecuzione e i mezzi finanziari vengono poi rimborsati periodicamente dalla Svizzera. Questo principio garantisce il corretto impiego dei fondi svizzeri, poiché la Svizzera effettua i corrispondenti versamenti solo dopo un’accurata verifica delle domande di rimborso del Paese partner e dell’effettiva fornitura delle prestazioni. Di norma, i Paesi partner forniscono un contributo finanziario proprio pari ad almeno il 15% dei costi del progetto.

Maggiori informazioni sul credito quadro «migrazione» sono disponibili qui: Credito quadro «migrazione» - Segreteria di Stato della migrazione SEM