In occasione del loro incontro a Berna la ministra delle finanze Widmer-Schlumpf e il commissario europeo Šemeta hanno affermato che nel dialogo relativo all’imposizione delle imprese sono stati compiuti progressi sostanziali. Secondo l’UE, il dialogo potrà proseguire nella seconda metà dell’anno. La Svizzera si attende che l’UE abbandoni le contromisure verso la Svizzera e che si comporti in modo corretto.
Il commissario europeo Algirdas Šemeta e la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf hanno inoltre discusso del recente mandato del Consiglio dei ministri europeo concernente i negoziati con Stati terzi riguardo all’estensione dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio. L'obiettivo è di eliminare le scappatoie fiscali. Già dal 2009 la Svizzera è pronta a discutere su un tale adeguamento dell’Accordo, ma si attende che l’UE mantenga aperto l’accesso ai suoi mercati dei servizi finanziari.
Per quanto concerne lo scambio di informazioni la parte svizzera ha ribadito la necessità di uno standard globale per lo scambio automatico di informazioni. La sede più adeguata per la sua elaborazione sarebbe l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE), che poggia su ampie basi consolidate.
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