La sempre piú diffusa integrazione dell'economia mondiale ha come conseguenza un aumento di casi di violazione della concorrenza a cavallo di due o piú paesi. Sono in aumento i casi per i quali le autorità della concorrenza della Svizzera e dell'UE conducono indagini simili o collegate tra di loro. È quindi per una maggiore efficacia che le due autorità collaborano e si scambiano informazioni in casi le cui incidenze valicano i confini di uno Stato.
È in questo contesto che Johann N. Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca DEFR, e Joaquín Almunia, vice presidente della Commissione europea e commissario per la concorrenza, hanno firmato il 17 maggio 2013 un accordo di cooperazione tra le loro rispettive autorità della concorrenza. L'accordo, che entra in vigore il 1° dicembre 2014, dà la possibilità alla Commissione della concorrenza (Comco) e alla direzione generale per la concorrenza della Commissione europea di segnalare all'altra parte le misure d'esecuzione, di coordinarle e di scambiarsi informazioni. Esso prevede inoltre regole chiare per salvaguardare l'attuale garanzia di procedimento per le imprese interessate.
L'accordo verte solo su norme procedurali e non richiede nessuna armonizzazione del diritto materiale, ragione per cui non si pone in questo caso la questione della trasposizione del diritto UE nel nostro. Se consideriamo la stretta interdipendenza tra le economie della Svizzera e dell'UE tale accordo contribuirà a una miglior protezione della concorrenza sia in Svizzera sia nell'UE.
Indirizzo per domande:
Patrik Ducrey, Vice direttore della Comco, Tel. 058 464 96 78, Mobile 079 345 01 44
Hervé Lohr, Capo del servizio Diritto economico internazionale SECO, Tel. 058 464 08 40