Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha espresso la preoccupazione della Svizzera per la situazione a Lampedusa. Per far fronte all’aumento significativo dei flussi migratori lungo le varie rotte, occorrono risposte basate sia sul rigore che sul pieno rispetto dei diritti fondamentali.
Alla stregua della Consigliera federale, diversi ministri hanno sottolineato come la situazione attuale confermi la necessità di portare avanti con decisione la riforma del sistema europeo di gestione dell’asilo e della migrazione. Vi sono state intense discussioni anche sul regolamento per la gestione delle crisi volto a completare gli elementi centrali della riforma già adottata lo scorso giugno.
Tale riforma prevede una procedura per valutare rapidamente alle frontiere esterne dello spazio Schengen se le domande d’asilo sono infondate o inammissibili. Al fine di evitare la migrazione secondaria nello spazio Schengen, sarà immediatamente avviata una procedura di ritorno per le persone la cui domanda è stata respinta alla frontiera. La riforma prevede inoltre la creazione di un meccanismo di solidarietà per sgravare gli Stati alle frontiere esterne dello spazio Schengen.
Contrasto alle cause della migrazione irregolare
Su proposta della Commissione europea, i ministri degli Stati Schengen hanno discusso di come contrastare con la massima efficacia possibile le cause della migrazione irregolare, sottolineando la necessità di rafforzare la cooperazione con i Paesi d’origine e di transito dei migranti.
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha menzionato le esperienze positive della Svizzera con i partenariati in materia di migrazione stipulati con otto Paesi. Questi partenariati tengono conto in egual misura degli interessi della Svizzera e dei Paesi partner e fungono da base per un dialogo costante. Fondati su un approccio globale, vertono su vari aspetti della migrazione come la riammissione, l’aiuto al ritorno, la lotta contro la tratta di esseri umani e il rispetto dei diritti umani dei migranti.
I ministri degli Stati membri dell’UE hanno deciso di prorogare fino a marzo 2025 la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. In Svizzera, il Consiglio federale deciderà entro la fine dell’anno se prorogare lo statuto S oltre marzo 2024.
Incontri bilaterali
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha approfittato della riunione di Bruxelles per incontri bilaterali con i ministri dell’interno della Danimarca, Kaare Dybvad Bek, e del Belgio, Annelies Verlinden.
Indirizzo per domande:
Servizio di comunicazione DFGP
info@gs-ejpd.admin.ch
T +41 58 462 18 18