Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e il Regno hashemita di Giordania sono molto buone e, nel corso degli ultimi anni, si sono intensificate. Il re e la regina soggiornano regolarmente nel nostro Paese. Le visite reciproche hanno avuto luogo in varie occasioni a margine di conferenze internazionali. Il Consigliere federale Ignazio Cassis si è recato in Giordania nel maggio del 2018 durante una visita di lavoro.
Relazioni bilaterali Svizzera–Giordania
Priorità delle relazioni diplomatiche
Dal 2017 esiste un memorandum di intesa tra la Svizzera e la Giordania che prevede lo svolgimento periodico di consultazioni politiche. La Giordania è inoltre la principale zona di intervento dell’Aiuto umanitario svizzero in questa regione. L’ufficio di cooperazione regionale della DSC ad Amman coordina progetti in Giordania, Siria, Libano e Iraq.
Cooperazione economica
In Giordania sono presenti imprese svizzere del settore farmaceutico, turistico, alberghiero e della ristorazione. Molte aziende che hanno relazioni commerciali con la Svizzera fanno parte dello Swiss-Jordanian Business Club, fondato nel 2006 su iniziativa dell’Ambasciata di Svizzera.
Cooperazione nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione
I ricercatori e gli artisti giordani possono candidarsi per una borsa di studio d’eccellenza della Confederazione Svizzera presso la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).
Borse d’eccellenza della Confederazione Svizzera per ricercatori e artisti stranieri SEFRI
Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario
L’attuale strategia regionale di cooperazione per il Medio Oriente costituisce il quadro nel quale si inserisce l’impegno svizzero per i prossimi anni e mette in primo piano la gestione delle ripercussioni della crisi siriana. Dallo scoppio di quest’ultima, nel 2011, la Svizzera ha stanziato oltre 438 mio. CHF per l’invio di aiuti umanitari e il rafforzamento della resilienza della popolazione vulnerabile (stato: fine 2019). Il 50% di questi fondi è stato destinato al sostegno e alla protezione delle persone in situazioni precarie in Siria, mentre il restante 50% per aiutare i Paesi confinanti (Giordania, Libano, Iraq e Turchia), i quali hanno accolto la maggior parte dei rifugiati provenienti dalla Syria.
Scambi culturali
Dal 2004 la fondazione culturale Pro Helvetia e un istituto partner giordano organizzano ogni anno un programma di scambio di residenze per artisti provenienti dalla Svizzera e dalla Giordania.
Le svizzere e gli svizzeri in Giordania
In base alla Statistica sugli Svizzeri all’estero, alla fine del 2018 in Giordania risiedevano circa 300 cittadini svizzeri, di cui oltre la metà con doppia cittadinanza.
Storia delle relazioni bilaterali
La Svizzera ha riconosciuto il Regno di Giordania nel 1949. Nel 1970 ha aperto un’ambasciata ad Amman ed in seguito, nel 2001, anche un ufficio di cooperazione della DSC. Fino al 2008 la Giordania è stato un Paese prioritario della cooperazione economica della SECO. La coppia reale si impegna nei progetti del WEF (la regina Rania fa parte del comitato di direzione).
Nel 1812 lo svizzero Johann Ludwig Burckhardt riportò alla luce l’antica città di Petra, oggi considerata patrimonio mondiale dell’umanità de l’UNESCO.