«Über den Tellerrand» – oltre il bordo del piatto: la DSC presenta la cooperazione allo sviluppo


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Berna, Comunicato stampa, 26.04.2016

Alla BEA di quest’anno (padiglione 1.1), la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) invita le visitatrici e i visitatori ad annusare, gustare e scoprire. Con la mostra speciale «Über den Tellerrand», la DSC spiega, basandosi su sette esempi legati a progetti in diversi continenti, in che modo contribuisce alla riduzione della povertà e della fame e, contemporaneamente, alla diffusione di un’agricoltura ecosostenibile. La BEA si terrà da venerdì 29 aprile a domenica 8 maggio 2016.

Lo stand della DSC dedicato al Benin alla BEA 2016.
Presentata per la prima volta all’OLMA lo scorso autunno, la mostra della DSC viene riproposta anche alla BEA. © DSC

Franshesco è un produttore di cacao di 52 anni dell’Honduras, Silverio, 34 anni, pianta abeti rossi sugli altipiani del Perù e il diciottenne Gezime lavora in una serra in Kosovo. Grazie ai programmi della DSC, che puntano a ridurre la povertà e la fame, la loro qualità di vita è migliorata. La mostra permette alla DSC di illustrare il proprio impegno in questo senso mentre le visitatrici e i visitatori interessati potranno guardare, letteralmente, «oltre il bordo del piatto», discutendo con persone che lavorano sul campo. I bambini potranno inoltre cimentarsi con le domande di un quiz e mettere alla prova le proprie capacità artistiche.

La DSC aiuta i coltivatori ad accedere al mercato

Nel Nord del Laos, in Honduras, in Kosovo, nel Caucaso meridionale: ovunque nel mondo, chiunque possa vendere i propri prodotti a un prezzo adeguato sarà spinto a produrre più di quanto sia necessario alla propria famiglia o alla comunità del villaggio, contribuendo così a nutrire l’intera società e a prevenire tempi difficili. Ma le sfide in questo ambito sono molte. È necessario infatti disporre di un accesso al mercato e poter investire. Milioni di contadine e contadini restano ancora oggi chiusi all’interno dei confini limitati dei mercati locali, regionali o nazionali. A mancare sono soprattutto le infrastrutture, ma anche gli incentivi e la protezione contro la concorrenza. Spesso i prodotti pronti a prezzi vantaggiosi provenienti dai Paesi industrializzati arrivano più facilmente dei prodotti regionali sui mercati del Sud.

La DSC aiuta le coltivatrici e i coltivatori a sviluppare cooperative e a dotarsi di strutture organizzative migliori, in modo che i prodotti possano raggiungere almeno i mercati locali. In Honduras, a consentire un aumento dei redditi sono le piante di cacao, in Georgia gli alimenti secchi per animali. In Kosovo, sono stati organizzati corsi per insegnare a elaborare ulteriormente i prodotti e poterli conservare più a lungo. È così che è stato possibile creare posti di lavoro come quello di Gezime.

Distribuzione e cambiamenti climatici: altre sfide importanti

La fame è molto di più di una semplice mancanza di cibo. I prezzi elevati dei generi alimentari e i conflitti armati portano la fame anche dove le persone avrebbero a disposizione una quantità sufficiente di alimenti. L’Aiuto umanitario della DSC distribuisce, per esempio, generali alimentari con un apporto energetico importante nei campi profughi in Africa.

Anche i mutamenti del clima in tutto il mondo creano enormi difficoltà all’agricoltura. Nelle Ande, la DSC sostiene persone come Silverio nel necessario adeguamento ai cambiamenti già in atto, per esempio incentivando la silvicoltura. Nel Benin, dove tra il 10 e il 20 per cento dei raccolti di cereali va distrutto nella fase di immagazzinamento a causa degli insetti e delle infestazioni da funghi, la DSC sta testando l’introduzione di semplici sili in metallo che riescono a ridurre al minimo queste perdite.

Le piccole aziende agricole, la produzione per uso domestico, la pastorizia e la pesca sono fondamentali per nutrire la popolazione mondiale: circa il 50 per cento delle derrate alimentari è prodotto da 500 milioni di piccole aziende a conduzione familiare. L’agricoltura resta la principale fonte di reddito e il più grande settore economico del mondo. Un terzo degli occupati lavora nell’agricoltura ed è proprio in questo settore che la percentuale di persone che vivono in povertà è più elevata (70%). Migliori tecniche di coltivazione, tecnologie semplici, sementi adeguate e una serie di strategie agricole ecologiche possono contribuire enormemente non solo ad aumentare la produttività e la sostenibilità, ma anche a rendere disponibili i generi alimentari così ottenuti dove sono effettivamente necessari.


Informazioni supplementari:

«Über den Tellerrand» – la DSC alla BEA 2016
DSC - Agricoltura e sicurezza alimentare
BEA 2016 (de)


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