Il signor Moldovan, che nel suo laboratorio nella città rumena di Reghin costruisce violini, violoncelli e contrabbassi, ha imparato questo mestiere artigianale dal suocero e, insieme alla moglie, gestisce una piccola azienda che impiega due dipendenti. La famiglia ha sempre ricevuto molti ordini, ma in passato non era in grado di soddisfarli tutti perché mancavano i soldi per acquistare macchinari e un veicolo e rendere così il lavoro più efficiente. Inoltre, il legno usato per fabbricare gli strumenti deve essere lasciato stagionare un anno prima di poter essere lavorato e ciò comporta elevati costi di stoccaggio prima che i prodotti possano essere venduti e la famiglia possa incassare qualcosa.
Accesso facilitato a finanziamenti
In Romania le piccole aziende a conduzione familiare hanno difficoltà a ricevere finanziamenti dalle banche. La famiglia Moldovan appartiene inoltre alla minoranza rom ed è spesso vittima di discriminazioni. La Svizzera ha così deciso di finanziare, nella parte nord-occidentale della Romania, un programma di microcredito in favore dei Rom e di altri gruppi svantaggiati. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (ACES) e l’organizzazione rumena FAER.
Noti fabbricanti di strumenti musicali
Grazie al progetto sostenuto dalla Svizzera, la famiglia Moldovan ha ottenuto un finanziamento di 7000 euro, restituibili in cinque anni. Con l’acquisto di due macchinari per la lavorazione del legno e un nuovo veicolo, la famiglia può lavorare in modo più efficiente e accettare più ordini, incrementando così le proprie entrate e assicurando i posti di lavoro dei due impiegati. Attraverso il sito Internet e la pagina Facebook, l’azienda riceve molti ordini dall’estero. Gli strumenti sono consegnati personalmente dalla famiglia Moldovan per evitare che vengano danneggiati durante il trasporto. La città di Reghin si è conquistata una buona fama nella fabbricazione di strumenti musicali non solo in Romania ma anche all’estero.
Fondo tematico a favore dei Rom
Il progetto è finanziato tramite il fondo tematico «Rom e altri gruppi svantaggiati» attraverso cui la Svizzera sostiene vari progetti realizzati in Romania – per un valore di 14 milioni di franchi – da partner svizzeri e da organizzazioni rumene.