Pacchetto Svizzera-UE: proposte del Consiglio federale per un maggiore coinvolgimento dei Cantoni e del Parlamento

Comunicato stampa, 15.10.2025

Durante la seduta del 15 ottobre 2025 il Consiglio federale ha discusso di come aumentare la partecipazione dei Cantoni e del Parlamento alla politica estera della Confederazione in relazione al pacchetto Svizzera-UE. Ha definito le prossime tappe in vista della conclusione di una convenzione con i Cantoni e dello sviluppo dei processi informativi nei confronti delle commissioni parlamentari. Le proposte saranno incluse nel messaggio che l’Esecutivo presenterà al Parlamento presumibilmente nel marzo del 2026.

Il Consiglio federale attribuisce grande importanza alle relazioni con i suoi partner istituzionali – i Cantoni e il Parlamento – ai fini dell’attuazione del pacchetto Svizzera-UE. In quest’ottica, il Governo ha condotto una discussione approfondita sull’organizzazione a livello nazionale dei loro diritti di partecipazione.

Diritti di partecipazione dei Cantoni

Nell’ottica della regolamentazione delle questioni istituzionali con l’UE, dal 2010 i Cantoni chiedono riforme a livello nazionale per poter rafforzare la loro partecipazione alla politica estera.

Sull’esempio della partecipazione dei Cantoni nel contesto dell’associazione della Svizzera a Schengen/Dublino, il Consiglio federale punta alla conclusione di una convenzione con questi ultimi sul loro coinvolgimento nella politica estera della Confederazione nell’ambito del pacchetto Svizzera-UE. La proposta è contenuta nel rapporto esplicativo sul pacchetto, che il Consiglio federale ha posto in consultazione il 13 giugno 2025. Nella misura in cui le loro competenze e i loro interessi essenziali sono toccati, è previsto un forte coinvolgimento dei Cantoni nell’elaborazione delle decisioni (il cosiddetto «decision shaping»), che consentirà alla Svizzera di far valere i propri interessi nel processo legislativo dell’UE. Dovrà inoltre essere esaminato in che modo i Cantoni possano essere coinvolti in una procedura formale di composizione delle controversie con l’UE.

Gli altri temi da regolare nella convenzione auspicata dall’Esecutivo sono il coinvolgimento dei Cantoni nella preselezione dei membri della Camera preposta agli aiuti di Stato della Commissione della concorrenza (COMCO) in fatto di sorveglianza degli aiuti di Stato, nella presentazione di eventuali osservazioni da parte della Svizzera nel contesto di procedimenti pregiudiziali, come anche la loro partecipazione al dialogo ad alto livello tra la Svizzera e l’UE previsto dal pacchetto. Anche l’ormai consolidato dialogo sull’Europa tra la Confederazione e i Cantoni, che garantisce il coinvolgimento di questi ultimi nella politica europea a livello strategico, sarà nuovamente sancito dalla convenzione.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in collaborazione con il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), è stato incaricato di avviare discussioni su questi temi con la Conferenza dei Governi cantonali e di presentare i risultati al Consiglio federale entro la primavera del 2026.

Per concludere un accordo con i Cantoni, il Consiglio federale necessita del via libera del Parlamento. A questo proposito, il DFAE è stato incaricato di mettere a punto, in collaborazione con il DFGP, le modifiche necessarie alla legge federale concernente la partecipazione dei Cantoni alla politica estera della Confederazione, che verranno incluse nel messaggio presentato al Parlamento nel marzo del 2026.

Maggiore coinvolgimento del Parlamento

Nel rapporto esplicativo, il Consiglio federale ha inoltre presentato proposte per rafforzare il coinvolgimento del Parlamento in fase di decision shaping nell’ambito del pacchetto Svizzera-UE. A questo proposito, il DFAE è stato incaricato di elaborare, in collaborazione con il DFGP e la Cancelleria federale, un’istruzione sull’attuazione dell’articolo 152 della legge sul Parlamento entro la fine del 2025, con l’obiettivo di istituire un processo informativo esteso e trasparente per il Parlamento nel quadro del pacchetto Svizzera-UE.

Prossime tappe

La consultazione sul pacchetto Svizzera-UE durerà fino alla fine di ottobre di quest’anno. Il Consiglio federale analizzerà i risultati e, su questa base, deciderà e comunicherà eventuali adeguamenti al progetto del messaggio. Le misure adottate oggi per rafforzare la partecipazione dei Cantoni e del Parlamento nel contesto del pacchetto saranno integrate nel messaggio.

L’Esecutivo firmerà verosimilmente nel mese di novembre l’Accordo sui programmi dell’UE (EUPA). La firma consentirà alla Svizzera l’associazione, con effetto retroattivo, ai programmi Orizzonte Europa, Euratom ed Europa digitale dal 1° gennaio 2025. Gli altri accordi, protocolli e dichiarazioni del pacchetto Svizzera-UE dovrebbero essere siglati nel primo trimestre del 2026.


Indirizzo per domande:

Comunicazione DFAE Bundeshaus West 3003 Berna +41 58 460 55 55 kommunikation@eda.admin.ch