Europol

Passanti davanti alla sede dell'Europol all'Aia.
L’accordo migliora la cooperazione in materia di polizia nella lotta contro la criminalità internazionale e il terrorismo. © UE

L’accordo tra la Svizzera ed Europol, l’agenzia dell’UE per la cooperazione nell'azione penale, migliora la cooperazione tra le varie forze di polizia allo scopo di prevenire e combattere le forme gravi e organizzate di criminalità internazionale e di terrorismo. Permette di facilitare lo scambio sicuro e rapido d’informazioni strategiche e operative nonché la cooperazione nell’ambito dell’analisi. Inoltre, l’accordo consente alla Svizzera e a Europol di trasmettersi conoscenze specializzate, di partecipare ad attività di formazione nonché di aiutarsi vicendevolmente nell’ambito di inchieste concrete. 

Europol sostiene le autorità di perseguimento penale degli Stati membri dell’UE nell’ambito della prevenzione e della lotta contro tutte le forme gravi e organizzate di criminalità internazionale , cibercriminalità e terrorismo. L’agenzia dell’UE, con sede all’Aia, facilita la cooperazione transfrontaliera tra le forze di polizia attraverso lo scambio, la conservazione e l’analisi di dati di polizia. Europol fornisce non solo analisi operative e strategiche, rapporti e competenze specialistiche, ma offre anche supporto tecnico per le indagini e le operazioni.

Cooperazione tra Svizzera ed Europol

La Svizzera ed Europol hanno concluso un accordo di cooperazione, in vigore dal 2006, che consente varie forme di collaborazione in caso di reati gravi. Inoltre, permette alla Svizzera di avere un ufficio di collegamento presso la sede di Europol all’Aia, in cui lavorano attualmente quattro addetti di polizia di fedpol e un’addetto dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).

La cooperazione di polizia con l’agenzia dell’UE Europol completa la collaborazione della Svizzera con singoli Stati membri dell’UE così come la cooperazione globale nel quadro di INTERPOL tramite il suo apposito canale. La cooperazione tra la Svizzera ed Europol concerne le otto categorie originali di reati: terrorismo, traffico illecito di materiali nucleari e radioattivi, tratta di esseri umani, traffico di migranti (attività dei passatori), traffico illecito di sostanze stupefacenti, attività connesse al traffico di veicoli rubati, falsificazione di monete e di altri mezzi di pagamento nonché attività di riciclaggio di denaro, nella misura in cui sono collegate ai suddetti reati. Dall’inizio del 2008 l’accordo è stato esteso a nuove tipologie di reato, segnatamente l’omicidio, il traffico illecito di organi, il rapimento e la presa di ostaggi, il furto organizzato, la pirateria di prodotti, il traffico illecito di armi e la corruzione.

L’accordo comprende numerose prescrizioni per un’efficace protezione dei dati, che creano le condizioni necessarie alla protezione della sfera privata, garantita dalla Costituzione. Il 1° maggio 2017 è entrata in vigore la nuova base legale di Europol (regolamento Europol), che comprende anche altre tipologie di reato (genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e una serie di reati legati alla criminalità economica). L’accordo di cooperazione allargato tra la Svizzera e Europol è stato approvato dal Consiglio federale ed è entrato in vigore il 1° ottobre 2018.

La nuova versione del regolamento Europol (Regolamento [EU] 2022/991) è entrata in vigore il 28 giugno 2022. Consente a Europol di fornire un maggiore sostegno agli Stati membri dell'UE nella lotta alla criminalità grave e organizzata, al terrorismo e alla cibercriminalità conferendole ulteriori poteri per il trattamento dei dati personali a sostegno di indagini penali, nella ricerca e nell'innovazione, e nella cooperazione con partner privati e paesi terzi. Questa revisione non ha avuto un impatto legale diretto sull'accordo Svizzera-Europol.

Successi investigativi grazie alla cooperazione internazionale

A fronte di una mobilità e di un’interconnessione crescenti, che favoriscono anche le organizzazioni criminali, per le autorità di polizia la cooperazione internazionale è imprescindibile. La stretta collaborazione tra Svizzera ed Europol permette di conseguire frequenti successi investigativi. Lo scambio di informazioni è in costante aumento. Lo scambio di informazioni SIENA della Svizzera ha totalizzato 30 194 messaggi nel 2023, soprattutto nei settori della tratta di esseri umani e del contrabbando di migranti, del commercio illegale di droga, della cibercriminalità, della truffa e di altre forme gravi di criminalità e di terrorismo. Ciò corrisponde a un aumento dell'11 % rispetto all'anno precedente. L'aumento sottolinea l'importanza della cooperazione con e attraverso Europol per la Svizzera, che viene percepita come un partner affidabile. Per quanto riguarda l’analisi, una delle competenze centrali di Europol, la Svizzera partecipa attivamente alla maggior parte delle piattaforme di scambio, che trattano ad esempio temi come la tratta di esseri umani, la pedo-pornografia, l’immigrazione illegale, la cibercriminalità, le truffe con carte di credito, le reti della criminalità organizzata o il terrorismo.

Dal 2011 la Svizzera collabora con Eurojust, l’agenzia di cooperazione giudiziaria in materia penale dell’UE. L’accordo con Eurojust completa quello con Europol e amplia la cooperazione internazionale nella lotta alla criminalità transfrontaliera.

Cronologia

2018

  • Seconda estensione del campo d’applicazione (1° ottobre)

2008

  • Prima estensione del campo d’applicazione (1° gennaio)

2006

  • Entrata in vigore dell’accordo (1° marzo)

2005

  • Approvazione da parte del Parlamento (7 ottobre)

2004

  • Firma dell’accordo (24 settembre)