Armenia: la DSC e il Programma alimentare mondiale sostengono i profughi

Il conflitto nella regione del Nagorno-Karabakh sta costringendo molte persone a fuggire. La Svizzera offre il proprio sostegno alla popolazione bisognosa.

Distribuzione di generi alimentari.

Più di 100'600 persone devono affrontare notevoli difficoltà per soddisfare bisogni essenziali come il cibo e il supporto psicologico. © PAM

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su una pagina del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Qui trovate l’originale (en)

Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha accolto con favore il contributo di 500'610 CHF (circa 555'000 USD) versato dal Governo svizzero per sostenere migliaia di famiglie che sono fuggite dal conflitto militare cercando rifugio in Armenia. Il sostegno, che è stato approvato dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e viene fornito dalla Svizzera dal 1° novembre, è finalizzato a prestare aiuto umanitario d’emergenza alle persone più bisognose. 

Il contributo della Svizzera aiuterà il PAM a soddisfare i bisogni immediati dei profughi nelle province di Syunik e Gegharkunik, consentendoci di fornire sia generi alimentari di prima necessità sia supporto psicosociale, di cui c’è particolarmente bisogno. Ringraziamo la popolazione e il Governo della Svizzera per il loro impegno a favore delle persone bisognose.
Nanna Skau, direttrice nazionale per l’Armenia del PAM
Una dipendente del PAM in piedi in una tenda.
Il PAM collabora intensamente con partner nazionali e internazionali in Armenia per sostenere gli sforzi del Governo e garantire l’effettiva distribuzione degli aiuti alimentari. © PAM

Questa iniziativa è in linea con il progetto del PAM per la resilienza e la ripresa economica delle comunità di confine in Armenia («Resilience and Economic Recovery of Border Communities in Armenia») e segue un duplice approccio: da un lato si concentra sul soddisfacimento dei bisogni alimentari immediati, dall’altro promuove la ripresa socioeconomica e l’integrazione dei profughi. Avviato nel 2022 e rivolto a 15 insediamenti di confine in tre regioni, il progetto prevede attività quali assistenza in denaro, sostegno all’occupazione, lavoro sociale, incremento del reddito agricolo e rafforzamento delle capacità delle comunità di sviluppare risorse e competenze. 

Soprattutto, ci fa molto piacere che questo sostegno – pur rientrando in una visione a lungo termine di ricostruzione delle prospettive di vita – possa essere fornito in tempi relativamente brevi.
Werner Thut, capo Cooperazione della DSC in Armenia
La distribuzione dei generi alimentari è organizzata in un grande locale.
Il contributo della Svizzera aiuterà il PAM a far fronte ai bisogni immediati dei profughi nelle province di Syunik e Gegharkunik. © PAM

Da quando lo scorso settembre il conflitto si è intensificato, più di 100'600 persone sono fuggite in Armenia, dove devono far fronte a notevoli difficoltà per soddisfare bisogni essenziali come il cibo e il supporto psicologico necessario per elaborare i traumi e lo stress a cui sono stati sottoposti.

Il PAM collabora intensamente con partner nazionali e internazionali in Armenia per sostenere gli sforzi del Governo e garantire l’effettiva distribuzione degli aiuti alimentari.

Il sostegno della Svizzera all’Armenia

Nell’ambito della cooperazione internazionale, la Svizzera è da tempo presente in Armenia attraverso la DSC, che si sta adoperando per rafforzare le istituzioni democratiche, promuovere uno sviluppo economico inclusivo e aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici. Oltre a fornire regolarmente contributi a favore delle attività del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) in Azerbaigian e in Armenia, dall’ottobre del 2023 la Svizzera ha intensificato l’aiuto umanitario destinato alle agenzie dell’ONU per far fronte ai bisogni dei profughi. 

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