Federal Councillor Ignazio Cassis in an interview with La Stampa.
The interview was conducted in Italian.
Prima di inoltrarsi nelle lamentele per come vanno le cose in certe relazioni di buon vicinato con l’Italia, Ignazio Cassis lascia cadere che, per la Svizzera, la Brexit non è più un problema. Nella quiete di una saletta ospitalità dello stadio dell’Hockey di Davos, diventato quartier generale della Confederazione per il World Economic forum, il ministro degli Esteri elvetico racconta di aver già definito i contorni di cinque accordi con Londra: «Per noi era fondamentale mantenere tutte le relazioni bilaterali che passano attraverso la legislazione Ue». Berna non avrebbe voluto l’eurodivorzio, concede il ticinese. Ma se dovesse accadere, assicura soddisfatto, «almeno gli aerei non resteranno a terra il 30 marzo». Se con Londra è stato facile trovare un’intesa, con l’Italia i nodi appaiono più stretti. Cassis aspetta ancora che Roma firmi l’accordo chiuso nel 2015 per risolvere la disputa fiscale dei frontalieri. «Credo ci sia un problema di politica interna italiana - spiega -. Evidentemente il governo non vuole scontentare gli elettori del Nord Italia che vivono nelle zone di frontiera».
La Stampa – 27.01.2019 (PDF, 2 Pages, 431.5 kB, Italian)