I Talebani non hanno mantenuto molte delle promesse fatte quando sono saliti al potere. La limitazione dei diritti di donne e ragazze ne è un esempio. Cosa significa ciò per il lavoro della DSC e delle sue organizzazioni partner? È ancora possibile lavorare in modo efficace?
I Talebani hanno limitato fortemente i diritti delle donne e delle ragazze. La Svizzera condanna in vari organi la decisione dei Talebani di vietare alle ragazze con più di 12 anni di andare a scuola e sottolinea l’importanza non solo dei diritti umani, ma anche del ruolo centrale delle donne nello sviluppo sociale, politico ed economico di un Paese. Per quanto possibile, sosteniamo concretamente progetti di organizzazioni femminili locali e lavoriamo a stretto contatto con l’organizzazione delle Nazioni Unite per le donne (UN Women).
Attualmente, l’ufficio di cooperazione della Svizzera a Kabul è ancora chiuso. Vi sono tentativi di riaprirlo e, in caso affermativo, quali condizioni devono essere soddisfatte per farlo?
Il DFAE analizza costantemente la situazione. Al momento si sta valutando il trasferimento temporaneo della squadra in Pakistan fino a quando non sarà possibile riprendere il lavoro a Kabul. Fino ad allora, le collaboratrici e i collaboratori della DSC continueranno a lavorare da Berna. Ci impegniamo per raggiungere i nostri obiettivi di cooperazione internazionale per e con le persone in loco.