Comunicato stampa, 11.10.2023

Nella sua seduta del 11 ottobre 2023 il Consiglio federale ha adottato un rapporto sulla collaborazione con le organizzazioni non governative (ONG) svizzere nell’ambito della cooperazione internazionale (CI). Il rapporto è stato elaborato in adempimento del postulato 20.4389 Schneider-Schneiter del 2 dicembre 2020 e prende in esame il periodo 2017–2020. Il rapporto fissa le basi giuridiche e le modalità finanziarie della cooperazione con le ONG svizzere e illustra i requisiti che queste devono soddisfare per ricevere fondi federali. Infine mostra, sulla scorta di esempi, il valore aggiunto della collaborazione con delle ONG svizzere per il raggiungimento degli obiettivi della CI e quindi dell’Agenda 2030.

Alla luce delle sfide globali, l’importanza della collaborazione tra attori statali e non statali cresce costantemente. Pertanto, per l’attuazione della Strategia di cooperazione internazionale (Strategia CI) le unità amministrative competenti (la Direzione dello sviluppo e della cooperazione [DSC] e la Divisione Pace e diritti umani [DPDU] del DFAE come pure la Segreteria di Stato dell’economia [SECO] del DEFR) lavorano con Governi, organizzazioni multilaterali, aziende private, istituzioni accademiche e anche con ONG locali, svizzere e internazionali. Grazie alle conoscenze e alle competenze delle ONG, la cooperazione genera preziose sinergie ed effetti moltiplicatori.

Modalità e basi giuridiche della collaborazione

Le unità amministrative incaricate di attuare la cooperazione internazionale collaborano con le ONG svizzere sulla base di mandati e contributi. Vi sono tre tipi di contributi: quelli mirati, quelli programmatici e quelli principali.

La collaborazione è disciplinata da due diverse basi giuridiche. I mandati vengono conferiti secondo le disposizioni della legislazione sugli appalti pubblici. Il sostegno tramite contributi è sancito nella legge sui sussidi.

Le basi giuridiche obbligano le unità amministrative competenti a controllare l’impiego dei mezzi finanziari e a garantirne un utilizzo efficace e parsimonioso. Per adempiere questo mandato legale, le unità amministrative dispongono di un intero dispositivo giuridico finalizzato alla gestione e al controllo della cooperazione con le ONG, che consente di misurare l’attuazione degli obiettivi della CI nonché di riconoscere tempestivamente – e di minimizzare – i rischi operativi e politici della collaborazione con i partner contrattuali.

Nei quattro anni oggetto della Strategia CI 2017–2020, i fondi stanziati a ONG svizzere sono stati complessivamente pari a 1,2 miliardi di franchi.

Selezione delle ONG e importanza della certificazione

Le ONG vengono selezionate secondo criteri trasparenti e oggettivi e nel rispetto delle basi giuridiche. Un criterio per l’accesso ai contributi programmatici della DSC (contributi al programma internazionale delle ONG svizzere) è la certificazione indipendente di una ONG. Pertanto, nel suo rapporto il Consiglio federale tratta anche della rilevanza degli organismi di certificazione in relazione all’assegnazione di contributi programmatici.


Rapporto (FR)(pdf, 789kb)


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Ultima modifica 19.07.2023

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