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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Dal 2015 la Svizzera si impegna al fianco di tutti gli Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per attuare i 17 OSS. Nel quadro dell’HLPF, pone l’accento in particolare sugli OSS 6 (acqua pulita e igiene) e 11 (città e comunità sostenibili), che quest’anno sono oggetto di discussioni approfondite.
Per sviluppare ulteriormente queste tematiche, il 12 luglio la Svizzera ha organizzato un evento sulla gestione transfrontaliera delle acque, un’opportunità per mostrare, attraverso vari esempi, come la cooperazione in questo campo possa essere una forza trainante per lo sviluppo sostenibile e la pace. La Svizzera ha contribuito, per esempio, alla creazione di una piattaforma regionale per promuovere il dialogo politico in Asia centrale. Propone anche il suo sostegno affinché i Paesi interessati possano amministrare meglio le loro risorse idriche e prevenire le tensioni tra i vari utenti sia a livello regionale che nazionale.
L’esperienza svizzera in materia di gestione transfrontaliera delle acque è riconosciuta. Nel 2010 la Svizzera, che condivide sei fiumi e quattro laghi con i Paesi vicini, ha lanciato l’iniziativa «Blue Peace», che coniuga diplomazia e cooperazione allo sviluppo. Alla fine del 2022 ha anche contribuito alla creazione della «Transboundary Water Cooperation Coalition», di cui fanno parte oltre 40 Paesi e attori non statali.
Uno sguardo intermedio all’Agenda 2030
L’HLPF, organizzato dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), è una tappa importante in vista del vertice sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, che si terrà nel mese di settembre durante l’Assemblea generale dell’ONU. In occasione di tale vertice, i capi di Stato e di Governo di tutti i Paesi membri dell’ONU adotteranno una dichiarazione politica contenente misure aggiuntive per l’attuazione dell’Agenda 2030. L’incontro si svolgerà infatti esattamente a metà del periodo fissato per il conseguimento degli OSS dalla loro adozione nel 2015.
I negoziati riguardanti questa dichiarazione politica sono già in corso durante l’HLPF. Una delle questioni principali è l’investimento di risorse aggiuntive per la realizzazione degli OSS nel Sud del mondo. La Svizzera auspica che gli attori non statali del settore economico, scientifico e della società civile assumano un ruolo importante e lavora per raggiungere tale obiettivo.
«La Svizzera si adopera per dare nuovi impulsi all’attuazione dell’Agenda 2030. Dobbiamo ritrovare l’ottimismo e la voglia di agire del 2015. Il rapporto sullo sviluppo sostenibile 2023 delle Nazioni Unite dimostra che, senza misure aggiuntive, la maggioranza degli obiettivi non sarà raggiunta, o lo sarà solo in parte. Sia sul piano nazionale sia a livello globale occorre pertanto accelerare il raggiungimento degli OSS e adottare le misure necessarie per consentire una transizione equa e resiliente», sottolinea Markus Reubi, delegato del Consiglio federale per l’Agenda 2030 e capo della delegazione svizzera all’HLPF.
Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile
L’Agenda 2030 stabilisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e 169 sotto-obiettivi negli ambiti più svariati, come la lotta alla povertà, l’istruzione, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza di genere, la protezione delle risorse marine, la conservazione degli ecosistemi terrestri e l’accesso a fonti di energia pulita. Per il Consiglio federale, l’Agenda 2030 costituisce il quadro di riferimento ideale per superare le sfide comuni che l’umanità è chiamata ad affrontare.
Informazioni supplementari:
High-Level Political Forum on Sustainable Development (en)
Interview Markus Reubi (de)
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