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Comunicati stampa
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La pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza le sfide da affrontare nella lotta contro le zoonosi. I cambiamenti climatici rappresentano un fattore di rischio importante. Inoltre, l’intensificazione di un’agricoltura non sostenibile e dell’allevamento sta facendo crescere il rischio di zoonosi. Negli ultimi due decenni, sono aumentati sia la frequenza delle pandemie di origine animale sia i relativi costi. I Paesi a basso reddito sono più esposti ai fattori di insorgenza delle epidemie e anche più vulnerabili agli shock sanitari. La risposta internazionale della Svizzera alla crisi legata alla COVID-19 ha permesso di mobilitare vari strumenti e di combinare diversi incentivi per garantire un maggiore impatto e un uso efficiente delle risorse, in particolare sostenendo vari partenariati e organizzazioni già esistenti.
Un quadro internazionale più forte
La COVID-19 ha dimostrato che, per prevenire e gestire le future pandemie, servono una migliore governance e un quadro d’azione internazionale più solido. In vari forum multilaterali sono in corso diversi processi in questo senso. Varie agenzie delle Nazioni Unite stanno già collaborando per definire un approccio che integri la salute umana con la salute animale e quella ambientale.
Contributo della cooperazione internazionale della Svizzera
Oltre alla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), anche altri servizi federali sono coinvolti nell’impegno internazionale della Svizzera nella lotta contro le zoonosi. A seconda del suo mandato e delle sue priorità, ogni ente coinvolto contribuisce a mitigare i fattori di rischio per le malattie zoonotiche. La combinazione di questi sforzi contribuisce a garantire un approccio integrato.
La Svizzera continuerà a impegnarsi nella lotta contro le zoonosi all’interno degli organi di governance di organizzazioni specializzate come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP).
Parallelamente, la cooperazione internazionale della Svizzera continuerà a sostenere un approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale in diversi Paesi a basso reddito. Inoltre, porrà maggiore enfasi sui cosiddetti determinanti della salute, come l’alimentazione, l’acqua e i servizi igienici, nonché l’uguaglianza di genere. Verranno infine portate avanti le buone pratiche di collaborazione tra gli attori dell’Amministrazione federale coinvolti nella lotta contro le zoonosi a livello internazionale.
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