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Comunicati stampa
Comunicati stampa
La Dichiarazione e la Piattaforma d’azione di Pechino, adottate nel 1995 in occasione della quarta Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne da 189 Stati, tra cui la Svizzera, costituiscono il principale quadro politico mondiale in materia di parità di genere. Trent’anni dopo, la CSW, il principale organo delle Nazioni Unite per la promozione dei diritti delle donne e della parità di genere, pone l’accento su questo impegno determinante.
Durante questa 69esima sessione sarà esaminata quindi in via prioritaria l’attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino finalizzate ad accelerare l’azione degli Stati parte in favore della parità di genere. Si tratterà di valutare i progressi compiuti e le sfide attuali.
In occasione della discussione generale, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider terrà un discorso in cui ribadirà l’impegno della Svizzera per la promozione dei diritti di tutte le donne e sottolineerà la necessità di unire le forze per raggiungere e far progredire gli obiettivi fissati 30 anni fa. Parteciperà inoltre a una tavola rotonda ministeriale e a diversi eventi tematici organizzati a margine e approfitterà del suo soggiorno a New York per visitare un centro di accoglienza per vittime di violenza. Oltre a incontri bilaterali con i suoi omologhi di altri Paesi e con rappresentanti di alto livello delle Nazioni Unite, tra cui il segretario generale António Guterres, è previsto anche uno scambio di opinioni con rappresentanti della società civile svizzera a New York.
Nell’attuale contesto internazionale caratterizzato da una forte polarizzazione, la Svizzera intende più che mai riaffermare il suo impegno, a livello nazionale e internazionale, per rafforzare l’autonomia economica delle donne attraverso una migliore conciliabilità tra vita professionale e vita privata e la ripartizione del lavoro non retribuito. Ribadirà inoltre il proprio sostegno alla partecipazione delle donne ai processi decisionali e di pace e alla lotta contro tutte le forme di violenza di genere, siano esse sessiste, sessuali, legate a conflitti armati o digitali. Infine, la Svizzera continuerà a promuovere l’agenda «Donne, pace e sicurezza» in conformità con la risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Informazioni supplementari:
Indirizzo per domande:
Sina Liechti, responsabile della comunicazione dell’UFU,
+41 58 467 42 04, media@ebg.admin.ch
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