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Il 23 giugno 1999, il Consiglio federale ha approvato la partecipazione alla missione di mantenimento della pace dell’ONU in Kosovo. Da allora, 620 donne e 7880 uomini hanno preso parte a questo impiego della «Swiss Company», abbreviata SWISSCOY. Questo numero ripercorre lo svolgimento della missione e riporta alcune testimonianze sulle osservazioni elettorali in Ucraina e in Nigeria.
Trenta anni fa la Svizzera inviava il suo primo contingente per una missione ONU in Namibia. Rivivete con questo nuovo numero la storia del contributo dell’Esercito svizzero alla promozione della pace, che è iniziata con successo nel 1989. Gli interessanti racconti di Adolf Ogi e i rapporti delle attività sul campo vi daranno un’idea dell’impegno della Svizzera in seno alle Nazioni Unite.
L’analisi della situazione è un requisito fondamentale per la promozione della pace, che si basa su informazioni oggettive ed equilibrate raccolte e documentate da osservatrici e osservatori indipendenti. Sono loro i protagonisti di questa edizione. Come si diventa osservatori militari dell’ONU? In cosa consiste il lavoro di un osservatore o un’osservatrice elettorale? Perché l’OSCE monitora la questione concernente le lingue a Odessa, in Ucraina?
«Sviluppo delle capacità – dalla teoria alla pratica» - un tema poliedrico e un elemento fondamentale della collaborazione internazionale. Come rendere le persone capaci di agire? Come sviluppare le capacità di polizia in Paesi in crisi come il Mali? Qual è il ruolo delle organizzazioni internazionali in questo contesto? Oltre al tema in primo piano, l’edizione 03/18 contiene anche contributi di attualità sull’Ucraina e sulla Colombia.
Le concept de mise en oeuvre s’adresse à tous les acteurs, étatiques ou non, de la coopération internationale suisse.
Kosovo – un Paese in continua trasformazione: questo il tema principale della presente edizione che tratta del trasferimento della SWISSCOY dall’accampamento di Prizren al campo di Novo Selo, dell’elaborazione del passato e del lungo cammino verso la democratizzazione nell’ancora giovane Stato. Oltre al tema prioritario Kosovo, in quest’edizione dell’SPS trovano spazio contributi dalla Colombia, dal Sahara occidentale e dalla Repubblica Centrafricana.
Negli ultimi tempi la penisola coreana è salita spesso agli onori della cronaca: articoli sui Giochi olimpici invernali, sul programma nucleare della Corea del Nord, su un disertore nordcoreano e, infine, sulla disponibilità dei due Stati ad avviare colloqui. Accanto al primo piano sulla penisola coreana, l’edizione 1/18 dello SPS ospita reportage dal Kashmir, dal Messico e dallo Zimbabwe.
L’opuscolo presenta la Ginevra internazionale con le sue numerose organizzazioni e missioni permanenti e i vari istituti accademici. Tutti beneficiano della politica di Stato ospite della Svizzera, che offre condizioni ottimali per la cooperazione e l’organizzazione di conferenze e colloqui internazionali.
Che fare per non perdere il contatto con casa? Gli esperti e le esperte della promozione della pace sono spesso confrontati con condizioni di vita difficili e restano a lungo lontani dalla famiglia e dagli amici. L’edizione 4/17 dello SPS si sofferma su questo tema e illustra come si mantiene, nel tempo e nella distanza, il contatto tra la base nel paese d'origine e la missione.
I movimenti di protesta e le rivolte del 2011 hanno avviato nei Paesi del Nord Africa processi di cambiamento lunghi e dall’esito incerto. Che cosa resta delle cosiddette «primavere arabe»? Quale politica estera deve perseguire la Svizzera nella regione? Questa edizione dello SPS offre una panoramica sulle transizioni in Nord Africa e illustra cosa fa la Svizzera per favorire cambiamenti pacifici.
Alla luce degli odierni conflitti armati, la comunità internazionale è sollecitata su più fronti. L’edizione «Il diritto internazionale umanitario pone dei limiti alla guerra» è dedicata alla guerra e alle sue norme internazionali vincolanti. Spieghiamo come il rispetto di tali norme permetta di proteggere non solo la popolazione civile nei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina ma anche i bambini soldato nelle Filippine.
Ultima modifica 26.01.2022