Comunicato stampa, 28.10.2023

In occasione dell’incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale a Malta, il rappresentante della Svizzera, l’ambasciatore Gabriel Lüchinger, ha sottolineato che il nostro Paese continuerà a sostenere il processo di pace in Ucraina. La conferenza, a cui hanno partecipato circa 90 Stati di tutti i continenti e l’Unione europea (UE), si è concentrata sui principi contenuti nella formula di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sulla discussione di vari aspetti per la sua attuazione.

La Svizzera continua a collaborare alla definizione di una prospettiva futura per l’Ucraina. In occasione dell’incontro a Malta dei consiglieri per la sicurezza nazionale provenienti da numerosi Paesi, il capo della Divisione Sicurezza internazionale (DSI) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Gabriel Lüchinger ha sottolineato che la Svizzera «si impegna per una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale pubblico». La conferenza, organizzata da Malta e dall’Ucraina, si è concentrata sulla cosiddetta formula di pace in dieci punti.

La formula di pace è stata lanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla fine del 2022 e stabilisce una serie di principi per garantire una pace duratura in Ucraina, tra cui il perseguimento penale del crimine di aggressione, la protezione della vita umana e il ripristino della sicurezza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. In linea di principio, la Svizzera accoglie con favore questa iniziativa, come fa con qualsiasi progetto che possa servire da base per un processo negoziale verso una pace sostenibile.

La formula di pace non viene discussa solo dai consiglieri per la sicurezza nazionale. A Kyïv (Kiev) si svolgono infatti regolarmente anche incontri a livello di ambasciatori. Determinati aspetti della formula di pace vengono discussi in diversi gruppi di lavoro dall’estate del 2023. La Svizzera fa parte del gruppo di lavoro sulla sicurezza nucleare e ha annunciato la sua disponibilità a partecipare ai gruppi di lavoro incentrati su altri due punti della formula di pace: la sicurezza alimentare e la conferma della fine della guerra. Nel gruppo di lavoro sulla sicurezza nucleare, la Svizzera si adopera per adottare un approccio che integri il lavoro dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e il sostegno che essa stessa fornisce nel campo della sicurezza nucleare. «Gli attacchi agli impianti nucleari che servono per scopi civili violano i principi della Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e le Convenzioni di Ginevra nonché lo statuto dell’AIEA», ha sottolineato Gabriel Lüchinger. La Divisione Sicurezza internazionale del DFAE, da lui diretta, rappresenta la Svizzera in questo gruppo di lavoro.

La partecipazione della Svizzera al processo relativo alla formula di pace integra le misure che la Confederazione ha attuato finora per sostenere le persone colpite dalla guerra in Ucraina e per definire il futuro del Paese. Nel luglio del 2022 è stato per esempio lanciato a Lugano, insieme all’Ucraina e sulla base di un ampio consenso, il processo politico di ricostruzione. La Confederazione si impegna inoltre per il perseguimento penale dei crimini internazionali, quali i crimini di guerra o il crimine di aggressione, come pure per la ricerca e l’identificazione delle persone scomparse.

Nell’ambito della cooperazione internazionale, la Confederazione presta aiuto umanitario e ha adattato al nuovo contesto i progetti di cooperazione allo sviluppo esistenti. Dallo scoppio della guerra a oggi, ha sostenuto la popolazione in Ucraina con oltre 350 milioni di franchi.

Il 29 settembre 2023 il Consiglio federale ha inoltre approvato un finanziamento di 100 milioni di franchi per lo sminamento umanitario. L’importo viene messo a disposizione in parti uguali dal DFAE e dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). L’ispezione delle zone colpite e la rimozione delle mine e degli ordigni inesplosi dalle aree civili sono presupposti fondamentali per la ricostruzione dell’Ucraina, in particolare per l’agricoltura.


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Ultima modifica 19.07.2023

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