Comunicato stampa, 12.12.2023

All’indomani della Seconda guerra mondiale e allo scopo di impedire che in futuro vengano commesse nuove atrocità, il 10 dicembre 1948 fu proclamata a Parigi, conformemente a una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il presidente della Confederazione Alain Berset ha onorato il 75° anniversario di questo passo epocale martedì 12 dicembre 2023, in occasione di una conferenza di alto livello tenutasi a Ginevra.

Il presidente della Confederazione ha affermato che la Carta dei diritti dell'uomo è stata più di una reazione (alla Seconda guerra mondiale): è stata una svolta, l'inizio di un cammino verso un mondo migliore, più umano e più sicuro. Il quadro attuale sarebbe però segnato da contrasti. Accanto ad alcuni progressi, in particolare nella lotta contro l'impunità per le gravi violazioni dei diritti dell'uomo, nel recente passato - spiega Berset - sono stati fatti anche dei passi indietro.

«In molte regioni del mondo assistiamo a una politica dell'odio, della stigmatizzazione, della discriminazione. In genere queste politiche sono accompagnate da pressioni sulle democrazie. È un dato di fatto: la cultura del dibattito e la ricerca del dialogo e del compromesso sono minacciate», ha proseguito il presidente Berset. «Mai come oggi è importante riflettere sulla posta in gioco. Se c'è qualcosa per cui vale la pena di lottare, sono proprio i diritti dell'uomo, la democrazia, lo Stato di diritto.».

La conferenza di alto livello tenutasi a Ginevra è stata il culmine di una serie di eventi in onore dell'adozione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, avvenuta 75 anni or sono. Il documento ha stabilito il principio dell'universalità dei diritti dell'uomo e costituisce la base dei trattati vincolanti che da allora sono stati conclusi in questo ambito. L'obiettivo dell'evento era quello di far rinascere il consenso globale, anticipare le nuove sfide e rafforzare il sistema dei diritti dell'uomo.

Il partner più importante della Svizzera nell'ambito dei diritti dell'uomo
La Svizzera e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo (OHCHR) hanno ospitato congiuntamente la conferenza. L'OHCHR è il più importante partner bilaterale della Svizzera in materia di diritti dell'uomo. Il presidente della Confederazione ha sottolineato il sostegno del nostro Paese al lavoro svolto dall'OHCHR e ha reso noto che nei prossimi due anni il contributo svizzero sarà aumentato a 5,5 milioni di franchi. Ha inoltre approfittato della sua permanenza a Ginevra per tenere colloqui bilaterali con alcuni capi di Stato e di Governo.

Prima della parte programmatica con i capi di Stato e di Governo, gli Stati avevano formulato impegni (pledge) e indicato gli ambiti in cui si stanno adoperando per l'attuazione di misure in materia di diritti dell'uomo. Tra le altre cose, la Svizzera intende rafforzare il ruolo dei diritti dell'uomo nella prevenzione dei conflitti e le priorità della sua diplomazia in questo ambito, in particolare l'abolizione della pena di morte nel mondo e la protezione della libertà di espressione.


Informazioni supplementari:

Convenzioni ONU dei diritti dell’uomo
75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo


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Ultima modifica 19.07.2023

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